Da circa quattro anni la cancellata artistica che circonda la statua di Ignazio Florio, al centro della villetta nella omonima piazza a due passi da via Roma, presenta diversi vuoti, frutto di ripetuti furti, che hanno compromesso anche il basamento lapideo. Una situazione che col tempo si è acuita a causa dei graffiti e del degrado in cui versavano le aiuole intorno, assediate dai rifiuti, come più volte da noi riportato negli anni passati.
Il monumento fu realizzato da Benedetto Civiletti nel 1896 su progetto di Giuseppe Damiani Almeyda, e venne inaugurato nel 1904. È dedicato ad Ignazio, figlio di Vincenzo Florio, che riuscì ad espandere le attività di famiglia, aumentandone le fortune ed il prestigio, tanto da diventare nel 1883 Senatore del Regno d’Italia. All’epoca dell’inaugurazione l’opera venne salutata da moltissimi degli operai che lavoravano nell’azienda di famiglia, a testimonianza della stima verso l’imprenditore. Rispetto che con gli anni è decisamente venuto a mancare, fino al lento oblìo e con esso il calo d’attenzione e i furti di metallo.
Rispetto a qualche mese fa, oggi la situazione è migliorata dal punto di vista del decoro, dato che periodicamente viene effettuata la manutenzione del verde e la pulizia dei vialetti, ma per il monumento tutto è rimasto uguale: alcuni tristi monconi metallici che una volta reggevano gli elementi marini della cancellata, tante scritte sul sostegno in marmo della statua e una rete arancione da cantiere abbandonata.
Emilio Arcuri, assessore comunale al Centro storico, spiega: «Anzitutto devo rassicurare sul fatto che le parti tagliate sono state ritrovate subito, prima che venissero trafugate. Adesso si trovano in un magazzino comunale. Due settimane fa è stato aggiornato l’elenco dei lavori da effettuare nelle strutture pubbliche di tutta la città, e quest’opera – insieme ad altri interventi – ha priorità alta. Il problema è che scontiamo i risultati di alcuni anni nei quali è mancata la manutenzione ordinaria (il riferimento è alla precedente consiliatura, ndr) nei confronti di alcuni spazi pubblici».
Poi il vicesindaco aggiunge: «E quando viene meno questa attenzione, ci si ritrova a dover fare delle scelte su cosa ripristinare prima: ad esempio, ripristinare questa cancellata o un pluviale all’interno della Galleria d’arte moderna? In questo caso scegliendo la seconda si evita che si ammalori tutta la muratura con danni ancora peggiori. Comunque il monumento a Ignazio Florio non è bene dimenticato, ce ne occuperemo. Faremo il progetto che comunque non richiede molto tempo, ma che fino ad ora non è stato possibile redigere perché gli uffici sono stati oberati di lavoro, e poi lo sottoporremo al parere della Sovrintendenza ai Beni culturali. Però non posso dare tempi certi».
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