Un giro tra le bare, una posa ammiccante in mezzo ai crisantemi, l’immancabile autoscatto, il vestito fatto su misura per l’ultimo appuntamento. Sulla scia dei prematrimoni, prebattesimi, prediciottesimi, arriva il prefunerale. Il momento della morte, a cui nessuno vuole neanche pensare, diventa occasione dell’ennesima auto-celebrazione. L’idea è venuta al collettivo di artisti catanesi Ground’s Oranges, formato da giovani professionisti di Paternò (dove il video è stato interamente girato) e Belpasso. «Abbiamo voluto ironizzare su una moda, quella dei pre, che si basa sull’ostentazione del nulla, ma anche sull’ossessivo attaccamento di molti siciliani ai simboli religiosi nel momento della morte», spiega Salvo Nicolosi, regista del primo prefunerale, che nella vita fa lo psichiatra al Policlinico di Catania.
Protagonista del video è Luigi Virgillito, un estroso commerciante di Paternò che si è prestato al ruolo di morituro. La sua auto-celebrazione da lasciare ai posteri inizia nella cappella del cimitero dove l’anziano ha già comprato un loculo su cui è incisa una frase con cui, «in attesa del gran giorno», si ricordano le virtù del futuro defunto. Spazio quindi a balletti tra le bare, pose ammiccanti su una moto, al tavolo da biliardo, insieme al cagnolino e con lo sfondo dell’Etna. Immagini che riportano alla memoria quelle dei prediciottesimi. «Grazie al web, tutti si vantano di se stessi con video, foto, autoscatti – continua il regista – nessuno però vuole pensare al proprio funerale, perché l’idea della morte fa paura. Molti, anzi, affrontano questo momento con superstizione. Abbiamo voluto portare all’esasperazione questa tendenza che ormai spopola, soprattutto dalle nostre parti. Senza nessun gusto per il macabro, solo ironia e colore».
Oltre alla regia di Nicolosi, il video conta sulla fotografia di Jacopo Saccà, l’audio editing di Riccardo Nicolosi e l’assistenza di Francesco Ciaramella. Sono solo alcuni dei membri del collettivo Ground’s Oranges che da tre anni realizza videoclip promozionali, soprattutto in ambito musicale. Come per la tre giorni di rock’n roll Zanne,svoltasi a giugno al parco Gioeni di Catania. Menzione a parte spetta al protagonista Luigi Virgillito, molto conosciuto a Paternò. «Negli anni ’70 – spiega Nicolosi – aveva comprato un carro funebre del ’32 con cui andava in giro anche a Taormina e Catania». Un vero precursore dei tempi.
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