Prima l’Inter e poi il Napoli. A Palermo stanno per iniziare le riprese del film Mission impossible. Attenzione, però, alla reazione degli attori. I giocatori rosanero sono pronti ma, prima del ciak, cercheranno in extremis di stravolgere la trama e, di conseguenza, indurre i produttori a cambiare il titolo. La mission impossible, anche in virtù di particolari effetti speciali, deve diventare possibile. Il primo ostacolo ha i colori nerazzurri. Gli uomini di Corini sono consapevoli del fatto che domani, nel match in programma allo stadio Renzo Barbera alle 15 e valido per la seconda giornata del girone di ritorno, affronteranno una delle squadre più in forma del campionato ma hanno il dovere di provarci. Il Palermo non è nelle condizioni di fare calcoli in base al coefficiente di difficoltà delle partite. Ogni gara è ormai una finale. Tutte le sfide, anche quelle sulla carta proibitive, possono essere degli step importanti e occasioni utili per racimolare punti preziosi in chiave salvezza.
Il concetto vale anche per l’incontro di domani contro la compagine di Pioli, reduce da cinque vittorie consecutive in campionato e galvanizzata dalla qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia. L’Inter e Pioli (tecnico rosanero nell’estate 2011 esonerato prima dell’inizio del campionato) vogliono proseguire la scalata verso i quartieri nobili della classifica? Anche i padroni di casa hanno bisogno di punti. Un disperato bisogno di punti, dovendo necessariamente accorciare l’attuale gap di otto lunghezze dal quartultimo posto occupato dall’Empoli per tenere accesa la fiammella della speranza. In un contesto ambientale inedito complice la presenza al Barbera di tanti siciliani di fede nerazzurra (per protesta verso la gestione Zamparini, inoltre, domani diserteranno lo stadio gli ultras della Curva Nord Superiore e il Comitato tifosi rosanero riuniti), l’impresa è affidata a Corini che, grazie al lavoro di cucitura del neo ds rosanero Salerno, è stato confermato alla guida della squadra nonostante le perplessità di Zamparini.
«Abbiamo fatto una chiacchierata con il presidente: lui ha espresso i suoi pensieri e io i miei, alla fine sono stato confermato – ha dichiarato il tecnico rosanero – sono uscito rafforzato dopo quello che è successo la settimana scorsa, la mia scelta l’ho fatta allora e ora voglio continuare a combattere». Determinante la mediazione di Salerno: «Abbiamo cominciato a confrontarci sulla struttura e la forma che può prendere la squadra. Spero che venga migliorata con giocatori che conoscono il campionato e che abbiano minuti nelle gambe». In attesa di novità in chiave mercato, Corini intanto prova a scuotere gli effettivi attualmente a sua disposizione: «Ho detto ai ragazzi che non bisogna mai abbassare la testa: chi vuole rimanere deve dare tutto altrimenti faccia una scelta diversa».
Sono 23 i convocati. Oltre al neo-acquisto Sunjic, a pieno regime a partire da martedì, nell’elenco non figura il portiere Fulignati alle prese con un’infrazione base del quarto metacarpo in seguito ad uno scontro di gioco avvenuto ieri in allenamento. Nel match di domani, che sarà preceduto da una partita tra gli Under 14 di due parrocchie nell’ambito della Junior Tim Cup – Il calcio negli oratori, il tecnico manderà in soffitta il 3-4-3 proposto a Reggio Emilia contro il Sassuolo e si affiderà al modulo 3-5-1-1 con Chochev a centrocampo nella linea completata da Jajalo e Bruno Henrique. In difesa torna Cionek dopo avere scontato il turno di squalifica. Pur essendo al centro di diverse voci di mercato (la lista dei club interessati comprende anche Sampdoria e Anderlecht), Quaison sarà confermato nell’undici titolare a supporto di Nestorovski. Fuori dai radar, invece, Hiljemark ormai sul piede di partenza (in pole c’è la Dynamo Kiev nonostante le avance di Roma e Torino).
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