Per la quarta volta in cinque partite di campionato, il Palermo subisce immeritatamente la sconfitta. Un gioco spumeggiante in attacco, creato dalla fantasia del duo argentino Dybala Vazquez, ha costretto più volte Marchetti a parate di elevatissime difficoltà. Eppure, malgrado tutto, la squadra di Pioli ha portato a casa i 3 punti, con un più che abbondante 4-0.
I biancocelesti conquistano così la prima vittoria in campionato, uscendo da una zona di classifica tutt’altro che facile. I rosa, al contrario, sono ancora alla ricerca del primo successo, che potrebbe definitamente sbloccarli da una situazione già assai complicata.
CRONACA Iachini decide di riproporre quasi per intero l’11 che ha affrontato 4 giorni fa il Napoli; gli unici cambi sono in difesa e sulla fascia: Feddal riprende infatti torna titolare al posto del terribile Bamba, e Lazaar, che può così tornare sulla corsia di preferenza.
Dall’altro lato, Stefano Pioli, ex allenatore di Zamparini, rimette in porta Marchetti; la difesa ritrova De Vrij come centrale, affiancato da Cana. Terzini, i soliti Cavanda e Braafheid. I centrocampisti sono Onazi e Parolo, che fanno da muro alla difesa; sulla trequarti, invece, il solito trio composto da Mauri, Lulic e Candreva, a sostegno di Djordjevic.
La prima frazione è sicuramente molto ben giocata dall’11 siciliano: il centrocampo parte bene, si muove coi tempi giusti e, lì davanti, il Barbera può contare sulla solita freschezza di Vazquez, Dybala e Belotti. Il gallo, che non riesce comunque a brillare come al San Paolo, si mette però sempre a disposizione dei compagni, dando spesso la possibilità al duo argentino di inserirsi come buona frequenza. Della Joja e del Mudo sono gli spunti più interessanti della prima frazione: il #9 rosa, poco dopo la mezz’ora, calcia di poco a lato. Anche Vazquez, dopo un’azione incredibile partita da centrocampo, arriva stanco in area avversaria e il suo sinistro si spegne d’un soffio alla sinistra di Marchetti. Dopo pochi secondi, è ancora Dybala a rendersi pericoloso, ma il portiere laziale para miracolosamente. Sembra il preludio al gol siculo, ma poco prima del riposo, Djordjevic porta in vantaggio gli ospiti. Candreva mette uno splendido pallone rasoterra che il serbo, lasciato incredibilmente solo da un inguardabile Terzi, insacca alle spalle di Sorrentino.
Nella ripresa, la squadra neopromossa torna in campo con uno spirito ancor più aggressivo. Sa che il punteggio non esprime affatto l’andamento del match e prova in tutti i modi a pareggiare i conti. È infatti ancora Dybala a creare pericolo con un bellissimo tiro da fuori area, che impegna seriamente Marchetti. Attorno al 65esimo, altra occasione per i rosanero: Barreto schiaccia di testa a due passi dal portiere avversario. Il suo pallone diventa un assist per Feddal che, in tuffo, manda clamorosamente fuori la possibilità dell’1-1. Sembra però un destino segnato per il Palermo che, dopo pochi minuti, subisce il 2-0, ancora da Djordjevic, dopo che Sorrentino aveva compiuto due veri miracoli, sempre sul 27enne. Splendida è però la finta del serbo, che mette a sedere, manco a farlo a posta, Terzi, per poi piazzare sul secondo palo col mancino. Terrificante il raddoppio laziale, che spezza totalmente le ali degli avversari nel loro momento migliore. I padroni di casa non riescono più, a questo punto, a rimettersi in partita e la partita si chiude definitamente: 3 minuti dopo l’80’, Andelkovic sbaglia il tempo del colpo di testa, lasciando la strada spianata alla tripletta del giocatore di Pioli. A questo punto, è solo una questione di tempo prima che la Lazio possa festeggiare ufficialmente i 3 punti. Anzi, c’è anche tempo per la seconda marcatura di Parolo, che sfrutta l’ennesima disattenzione difensiva dei siculi.
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