Il calcio è così. Otto giorni fa il Palermo era spacciato, ultimo a soli 21 punti insieme al Pescara. Oggi è di nuovo in corsa, e soprattutto con il vento in poppa per aver ritrovato un campione come Ilicic e una compattezza che non aveva mai dimostrato negli ultimi dodici mesi, compreso il finale dello scorso campionato. Sono due vittorie consecutive, delle quali una fuori-casa che non arrivava da un anno, e ben 3 gol lontano dal Barbera: la metà di quelli (6) segnati in trasferta fino a stamattina.
Due vittorie consecutive che hanno del miracoloso e fanno risorgere i rosanero dalle ceneri, allontanandoli dal mesto sentiero del ritorno in B. Se dopo la vittoria con la Roma si era acceso un filo di speranza al quale appendersi, adesso quel filo si è rafforzato oltre le più rosee previsioni. Fa bene lallenatore Sannino a ricordare che ancora saremmo retrocessi con lattuale classifica. Ma è anche vero che le dirette rivali hanno ben più di un punto debole, mentre il Palermo sembra poter vincere contro qualsiasi avversaria, almeno per il momento.
Il Siena ha sinora dimostrato, anche come numero di punti conquistati sul campo e negli scontri diretti con Palermo e Genoa, dessere un tantino superiore. Però è anche vero che delle sette partite che rimangono ai toscani, tre sono proibitive, e sono proprio le ultime tre: con la Fiorentina, il Napoli e il Milan. Tre squadre che, oltre ad essere nettamente superiori ai bianconeri toscani, sono anche in corsa per un posto in Champions o almeno in Europa. E quindi ancora assetate di punti. La prossima partita del Siena è a Pescara: facile sulla carta, ma per loro sarebbe una pesante bastonata se andassero a perdere contro una squadra già virtualmente retrocessa.
Il Genoa ha un campionato più facile: fatto salvo il match proibitivo di stasera con il Napoli, deve incontrare lo stesso Pescara e poi squadre già virtualmente salve e che non hanno nulla da chiedere al campionato. Ma di contro, il prossimo incontro del Genoa è il derby con la Sampdoria che ha tutte le intenzioni di vincere anche per vedere gli odiati cugini in B. E una sconfitta nel derby stracittadino sarebbe per i rosso-blu una dura mazzata che potrebbe avere contraccolpi duraturi.
A conti fatti, le speranze di salvezza del Palermo si sono moltiplicate con la vittoria di oggi al Marassi per 3 1. Una vittoria netta e che convince per una serie di segnali positivi. Il primo è che il Palermo ha un giocatore che non ha nessun altra squadra: Ilicic. Rinato nelle ultime due prestazioni giocate a livelli da fuoriclasse. Contro la Roma, con un gol da campione, e oggi con unaltra rete giustamente paragonata alle imprese di Maradona: parte da centro campo e in pochi secondi fa fuori mezza squadra della Samp, per concludere di destro, che non è il suo piede, infilando Romero. E un gol splendido, come splendida è la sua prestazione anche a sostegno della squadra e per le altre, ottime, occasioni create da lui stesso e fallite di un soffio. Dribbling, colpi da fuori classe, assist, impegno fino ai crampi, e concretezza: è il migliore Ilicic di questa stagione e uno dei migliori di tutta la sua carriera in maglia rosa. Quando gioca palla a terra ed è in giornata-sì, Ilicic è inarrestabile.
Secondo fatto positivo: la prestazione di Miccoli. Anche se stavolta il capitano non è andato a segno, si è prodigato per la squadra, ha tirato, impegnato la difesa avversaria come sa fare e ha saputo fare nei momenti migliori. Miccoli cè ed è un fuoriclasse, si sa.
Ma non è solo questo. Il Palermo di oggi ha portato in gol due giocatori che sinora erano stati protagonisti di sfortunate e deludenti esibizioni, ben al di sotto le aspettative: Von Bergen e Garcia. Il primo va a segno con la forza di volontà, più la fortuna. Sì, la fortuna. Ceravamo dimenticati che ci potesse essere la fortuna a favore dei rosa. Quella che non cera mai stata questanno. Con un tocco su una punizione un po troppo lunga di Miccoli, Von Bergen ci crede lo stesso, rimette la palla al centro dellarea quale assist disperato e la sfera di cuoio rimbalza in direzione opposta, complice la forza impressa inizialmente da Miccoli. E con un doppio effetto che sembra frutto del soffio di Eupalla, la dea del calcio, rafforzato dal soffio della dea-bendata, ritorna nella porta sotto gli occhi sbalorditi di tutti. Un gollonzolo fortunoso di quelli che mettono le ali! Che sia stata la Santuzza, la nostra Rosalia ad aiutarci? Andata a sedersi insieme a quei 50 tifosi che hanno urlato a più non posso dagli spalti di Marassi
E Garcia, il tanto criticato Garcia, spesso a ragione, lo stesso Garcia dello sciagurato autogol nella partita di San Siro con lInter e delle numerose topiche che hanno favorito gli attacchi avversari troppe volte in questo campionato, che fa? Svetta da campione e insacca di testa per il 3-1 definitivo. Anche questo è un segnale. Ambedue i giocatori sono al primo gol in rosa e in serie A. E una svolta. Forse momentanea, che deve ancora essere confermata nelle prossime, decisive partite, ma è un doppio segnale che rafforza gli animi di giocatori, dirigenza e tifosi.
Non basta. Il Palermo per la prima volta in questo campionato è andato in vantaggio, ha subito il pareggio, ma ha avuto il carattere per tornare in vantaggio, allungare e portare a casa i tre punti. Per giunta lontano da Monte Pellegrino. Si è dimostrata squadra compatta, con poche sbavature in difesa, e con giocatori fino a otto giorni fa spesso inguardabili, rinati di colpo: Rios, Morganella, Barreto, Aronica, Donati Un Palermo compatto e grintoso come sarebbe dovuto essere durante tutto il campionato. Si risorge dalle ceneri e ci godiamo questo momento, come dice Sannino a fine partita. E un poco tardi, ma siamo ancora in corsa per la salvezza, eccome!
La prossima partita è contro il Bologna, anchesso virtualmente salvo, e spesso modesto fuori-casa. Poi cè il derby, con un Catania che è sicuramente più appagato di noi, e le altre sono tutte partite con squadre che un Palermo così può sicuramente affrontare. Pure se si chiamano Fiorentina e Inter. La Juventus laffronteremo quando forse sarà già ubriaca di scudetto. Le ultime due, con Parma e Udinese, sono contro squadre che potrebbero essere già in vacanza a quel punto del campionato.
Giusto rimanere con i piedi per terra. In attesa della partita Napoli-Genoa di stasera, la salvezza è ancora lontana. Ma adesso è veramente possibile. E sarebbe un miracolo di quelli grossi. Non dimentico: grazie Santuzza! Quella palla di Von Bergen che cambia direzione e sinsacca è opera tua! Così come la voglia di giocare di Ilicic, e lo sblocco mentale di Garcia. Ne sono sicuro.
Ricordaci, abbiamo bisogno ancora di te nelle prossime sette partite . E a dire la verità, abbiamo bisogno di te per cose molto più importanti: il lavoro, la serenità, il futuro della nostra città.
Nelle foto: Ilicic e Miccoli (tratta da www.leggo.it) e uno scorcio dello stadio di Palermo Renzo Barbera con Monte Pellegrino sullo sfondo (tratta da www.forzaitalianfootball.com)
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