Le scuole palermitane vivono in uno stato di forte degrado. In questi anni, sono state abbandonate dallamministrazione comunale. Per questo, la visita del ministro dellIstruzione, Francesco Profumo, ha una grandissima valenza. Qui allo Zen, come in altre zone della città, lo Stato deve fare sentire la sua presenza, partendo proprio dalle scuole, che devono tornare a essere il centro della vita dei quartieri. Gli istituti stanno crollando a pezzi, un edificio su due è inagibile.
Lo dice la candidata a sindaco di Palermo, Rita Borsellino, in occasione della visita, a Palermo del ministro dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca, Francesco Profumo. Il ministro ha visitato la scuola Falcone dislocata nel quartiere Zen.
Lo Stato – ha detto il ministro – deve avere una presenza di continuità nel quartiere Zen. Sono molto contento di essere qui, ma mi piacerebbe che non fosse un momento isolato, unico. Questo deve essere linizio di una relazione in cui ci sia uno Stato più presente.
Il ministro ha aggiunto che lo Stato, dora in poi, si occuperà delle scuole di Palermo. Si tratta di una novità, perché, al di là delle chiacchiere, ad occuparsi delle scuole della città, fino ad oggi, è stato solo il Comune che, lungi dal costruirle, ha preferito sempre affittarle (spesso presso personaggi non non proprio raccomandabili: anzi). I risultati sono sotto gli occhi di tutti: scuole insicure, qualche volta addirittura pericolanti, in tantissimi casi prive di manutenzioni.
La presenza del ministro offre a Rita Borsellino lopportunità di fare il punto della situazione sulle scuole a Palermo. E necessario – dice la candidata alle primarie del centrosinistra – provvedere a un piano straordinario per l’edilizia scolastica, partendo dallutilizzo pieno e celere dei Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate). La priorità deve essere data alle scuole di frontiera. So che lattuale sottosegretario allIstruzione, Marco Rossi Doria, conosce bene queste realtà. A lui, poche settimane fa, all’indomani dell’ennesimo raid vandalico alla Falcone, avevo lanciato un appello affinché, dopo anni di politiche disastrose sul fronte dellistruzione, si aprisse una nuova stagione per mettere finalmente le scuole in condizione di operare per la crescita culturale e sociale del Paese. La visita di oggi è un segnale importantissimo che fa ben sperare per il futuro”.
Nel lanciare questo appello continua Rita Borsellino – non dimentico certo le gravissime colpe dellex amministrazione comunale che, per anni, ha sperperato le risorse pubbliche per alimentare consulenze, superstipendi e opere eternamente incompiute, ma anche per pagare affitti per locali spesso inadeguati e sui quali non si sono mai operate le manutenzioni necessarie. Palermo ha lobbligo e il dovere di invertire la rotta, tagliando gli sprechi per alimentare i servizi essenziali, scuole in testa. Occorre avviare una capillare opera di manutenzione, puntando alladeguamento alle norme igieniche e di sicurezza, senza sottovalutare il rischio sismico, il superamento delle barriere architettoniche e il potenziamento delle strutture sportive. Unopera che deve essere integrata con politiche che puntino a fare della scuola il centro della vita della comunità, legandola da un lato ai servizi sociali e dall’altro al mondo del lavoro.
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