Adeguare gli spazi degli istituti scolastici a causa della pandemia del Covid-19. Un maxi-piano di interventi che riguarda l’intero Paese e che a Catania prevede l’avvio dei cantieri in 17 plessi scolastici. Dalla Campanella Sturzo di viale Bummacaro, nel quartiere Librino, passando per gli istituti comprensivi Italo Calvino, XX Settembre, San Giorgio, De Roberto, Coppola, De Amicis, Rapisardi, Vespucci, Fontanarossa, Quasimodo, Petrarca e l’omnicomprensivo Musco. Nei giorni scorsi la giunta comunale, orfana del sindaco sospeso Salvo Pogliese, ha approvato la scheda degli interventi, con tutti gli immobili già ammessi a finanziamento dal ministero per l’Istruzione, e indicato come responsabile unico del procedimento il geometra Filippo Giannotta. Valore totale dell’operazione un milione e 300mila euro.
I singoli progetti, elaborati seguendo anche le indicazioni dei dirigenti scolastici, prevedono «l’adeguamento delle strutture alle sopravvenute normative di sicurezza da parte degli alunni e del personale», si legge nella relazione tecnica. Proprio l’avvio del nuovo anno scolastico, terminati i mesi di confinamento a casa, rappresenta una delle sfide più grandi durante la pandemia. Urgenza e inderogabilità degli interventi saranno le parole d’ordine per riordinare in maniera nuova ogni spazio, tenendo in considerazione l’obbligo del distanziamento tra i banchi di un metro, misura quest’ultima contenuta nella linee guida e che da settimane ha messo in crisi i dirigenti considerati gli spazi ridotti di cui dispongono. Niente più classi pollaio insomma. I lavori previsti nell’area del Comune di Catania puntano a recuperare proprio il numero maggiore di aule da destinare alla didattica ma anche «l’adeguamento dei servizi igenico-sanitari, nonché gli impianti elettrici, idrici e tecnologici e ogni elemento che fa parte dell’unità immobiliare», continua la relazione tecnica.
Nel cronoprogramma – che dovrebbe avere durata tre mesi dalla consegna del cantiere – «priorità agli interventi per la realizzazione di ingressi separati per regolare i flussi di entrata e uscita dai plessi, soprattutto dove coesistono differenti gradi scolastici». Altri lavori riguarderanno la sostituzione degli infissi, interni ed esterni, «per garantire la sicurezza e la possibilità di arieggiare più facilmente i locali». In alcuni scuole, come la Musco di via da Verrazzano, nella zona sud della città, per esempio sono stati individuati alcune aree non agibili che possono essere destinate ad aule per la didattica attraverso la «demolizione di tramezzi e il posizionamento di pareti divisorie con rivestimento in carton gesso».
In altre scuole, come l’istituto comprensivo Fontanarossa, gli interventi – valore 25mila euro – saranno concentrati sulla realizzazione e adeguamento dell’impianto elettrico e la collocazione di corpi illuminanti. Nei mesi scorsi, dopo un’approfondimento di MeridioNews, una gara per l’adeguamento e l’ampliamento del plesso era stata annullata in autotutela dal Comune per alcune problematiche relative alla segretezze nella partecipazione delle ditte private alla gara d’appalto da due milioni di euro finanziata con fondi del Cipe.
Il nuovo piano d’intervento, stando ai documenti tecnici, prevede l’esborso di 100mila euro per la scuola Quasimodo di via Vitale. Istituto nella zona nord che ospita diversi gradi d’istruzione e che necessita del ripristino di alcuni locali in passato dichiarati non agibili per le infiltrazioni d’acqua piovana. La relazione tecnica d’intervento, in questo immobile, prevede la fornitura e posa in opera del controsoffitto, l’installazione di pareti divisorie e porte interne, ma anche la completa impermeabilizzazione della copertura.
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