Il manuale a vignette sul sexting di una siracusana «Non è un male, ma il web non è una zona franca»

«All’inizio della quarantena ho pensato che le persone avrebbero sentito un particolare bisogno di esprimere la propria sessualità attraverso il digitale, magari anche persone che prima non avevano mai fatto sexting». Nasce così il progetto grafico di Chiara Filincieri, illustratrice 30enne di Siracusa. Il suo è una sorta di piccolo manuale di consigli. «Volevo comunicare che il sexting non è un male assoluto – spiega Chiara a MeridioNews – e che, come sempre quando si parla di sessualità, il punto cruciale sono il consenso e il rispetto reciproco». 

Il sexting – un neologismo che deriva dall’unione di sex (sesso) e texing (sms) e indica lo scambio di contenuti erotici – ha ispirato una serie di vignette che riproducono una chat di messaggistica con immagini illustrate e brevi conversazioni. Sotto ogni immagine un consiglio per farne un uso consapevole. «Il messaggio principale che volevo dare è che il virtuale non è una specie di zona franca dove si possono condividere contenuti espliciti senza il consenso dell’altra persona». 

L’idea alla giovane illustratrice siracusana viene dopo la diffusione della notizia di un gruppo sul servizio di messaggistica Telegram – con oltre 50mila iscritti – dove si facevano circolare immagini anche pedopornografiche. Oltre 30mila messaggi al giorno in cui foto private finivano scambiate come figurine all’insaputa dei protagonisti

«Per questo – aggiunge Chiara – uno dei primi consigli che ho messo a corredo della vignetta è stato proprio: “ciò che viene inviato a te è per te soltanto“». Un argomento ancora considerato tabù che però è diventata, negli anni, una pratica piuttosto diffusa e non solo tra i giovanissimi. Come in ogni ambito, ci sono delle regole e delle buone prassi. Nelle illustrazioni, i volti dei personaggi non si vedono mai. «Un implicito accorgimento – sottolinea l’autrice – per tutelarsi nel malaugurato caso in cui le immagini finissero nelle mani sbagliate». 

Disegnatrice di lungo corso, nei suoi progetti Chiara si concentra su diritti umani, femminismo, orgoglio Lgbt e sessualità consapevole. «In questo caso – continua – ho voluto sottolineare anche il fatto che non c’è nulla di vergognoso, di sconveniente o sbagliato nel condividere messaggi e immagini con altre persone, a patto che anche loro lo vogliano naturalmente. Fondamentale – conclude – è rispettare sempre la privacy e non prescindere mai dal consenso».

Marta Silvestre

Recent Posts

Il curioso caso della Run2castles, la gara patrocinata dall’Ars e rinviata a poche ore dal via perché senza un’autorizzazione

In un periodo in cui saltano sempre più agli occhi i legami tra la politica…

2 ore ago

Catania, evade dai domiciliari per festeggiare il Capodanno

Ha voluto brindare al nuovo anno violando la misura degli arresti domiciliari, ma l’evaso è…

13 ore ago

Aggredisce, pedina e minaccia la ex, arresti domiciliari per un 43enne a San Filippo del Mela

Agenti della polizia di Stato hanno eseguito una misura cautelare personale emessa dal Gip di…

13 ore ago

Catania, vanno al pronto soccorso con un finto medico. Scoperti aggrediscono un medico vero con calci e pugni

Un dirigente medico è stato aggredito, con un pugno al volto e poi colpito con…

13 ore ago

Partita a rilento la stagione invernale dei saldi, complici il caro vita e il Black Friday

Partenza al rallentatore in Sicilia per il via alla stagione dei saldi invernali. Tanta gente in giro…

13 ore ago

Il cartello di Agrigento non ha errori grammaticali: maestrine e professorini, siete voi gli ignoranti

Ma quanto siete ignoranti i siciliani. Ma quanto siete subalterni. Ma rimettete subito al suo…

19 ore ago