Pronte oltre duemila mascherine da donare gratuitamente alla comunità. L’iniziativa arriva dall’Atelier Siculo, l’ultracentenario laboratorio di Aci Sant’Antonio specializzato in tessuti e nella realizzazione di abiti, costumi, tappezzerie e tendaggi. Anche durante questo periodo di emergenza legata alla diffusione del nuovo coronavirus, il laboratorio tessile ha continuato a mantenere a pieno regime i propri macchinari.
«Durante le scorse settimane, ci siamo resi conto che in città e nelle farmacie le mascherine scarseggiavano». È questo il motivo che ha spinto la famiglia verso questa scelta etica. «Abbiamo pensato soprattutto agli operatori ecologici», spiega Matteo il minore della famiglia Siculo che, insieme alla sorella Giorgia e ai genitori, porta avanti il laboratorio santantoniese.
«In fondo, per noi è una cosa molto semplice avviare questo tipo di produzione – dice – perché non abbiamo nemmeno bisogno di convertire: i macchinari necessari a cucire le mascherine li utilizziamo già per altri prodotti e, inoltre, conosciamo bene il metodo per lavorare il tessuto». Il materiale utilizzato è il Tnt, il tessuto non tessuto da 60-80 grammi, un materiale resistente che viene cucito a doppio strato. Non è la prima iniziativa di questo tipo nel Catanese, a pensarci era stata anche l’azienda Stiltex Group di Calatabiano.
«In questi giorni molto delicati, ognuno di noi si sta impegnando con le proprie competenze per realizzare le mascherine. Io – prosegue Matteo – mi sono anche messo a cucire insieme a mia madre, mentre mio padre taglia il tessuto e mia sorella si occupa di cucire gli elastici e di appuntare gli ultimi ritagli». Adesso, la famiglia Siculo deve superare gli ultimi passaggi burocratici prima di mettere in circolazione gratuitamente le mascherine.
L’ultimo decreto Cura Italia, infatti ordina a chiunque voglia produrre mascherine di inviare le autocertificazioni e le autorizzazioni all’Istituto Superiore di Sanità e all’Inail. Questo perché i sistemi di protezione devono rispettare tutti i criteri normativi. Il laboratorio Siculo si è rivolto al Comune per proporre la collaborazione. «Sarà Comune a gestire le forniture – continua Matteo Siculo – Stiamo aspettando solo le ultime disposizioni per partire. Io e mia sorella ci siamo sempre impegnati nel volontariato locale e, se riusciremo in questa iniziativa, sarà un piacere offrire un contributo alla nostra comunità in un momento così importante», conclude.
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