IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E IL MINISTRO DEGLI INTERNI HANNO DATO DISPOSIZIONI A PREFETTI E QUESTORI DI IMPEDIRE ALLA GENTE DI SCENDERE IN PIAZZA. MA LE DIRETTIVE DEMENZIALI DELL’ESECUTIVO HANNO RISCALDATO ANCORA DI PIU’ GLI ANIMI. DIFFICILE CAPIRE QUELLO CHE SUCCEDERA’ NELLE PROSSIME ORE
Le notizie sono frammentarie. Di sicuro c’è che il Governo nazionale Letta-Alfano-Bilderberg sta provando a bloccare sul nascere la rabbia popolare contro la politica dell’austerità, contro i tagli, con la legge di stabilità che stanzia – sembra incredibile! – 17 miliardi di euro per le banche. Soldi scippati dalle tasche degli italiani per alimentare un sistema che ha strozzato le piccole e medie imprese per dare il credito facile senza garanzie ai grandi gruppi tipo Ligresti, come denuncia stamattina sul nostro giornale la Fabi nazionale.
Il clima è confuso, dicevamo. Mariano Ferro, leader dei Forconi siciliani, ci dice che i blocchi di Prefetti e Questori riguardano tutta la Sicilia orientale e Napoli. Ma, almeno fino ad ora, non si hanno notizie di “No” delle autorità alle manifestazioni popolari in Puglia, in Lombardia, in Piemonte, in Veneto e via continuando. Il Governo Letta-Alfano-Bilderberg teme la Sicilia e la Campania.
“Il clima è pesantissimo, soprattutto nella Sicilia orientale – ci dice Mariano Ferro, leader dei Forconi siciliani -. Le direttive dei Prefetti e dei Questori per bloccare la nostra manifestazione popolare rischiano di esasperare ancora di più gli animi. La gente è inferocita”.
“Ammetto di essere molto preoccupato – aggiunge Mariano Ferro -. Ieri ho chiesto alle autorità che cosa dobbiamo fare. Il Governo nazionale ha portato il nostro Paese allo sfascio. Solo nella mia provincia, Siracusa, ci sono 350 mila procedimenti contro i piccoli imprenditori. Gli vogliono togliere le abitazioni. Li vogliono uccidere. Debbono morire senza protestare. La verità è che il nostro rischia di non essere più un Paese democratico”.
“Quello che potrebbe succedere non lo so – precisa ancora il leader dei Forconi siciliani -. So che stamattina ho fermato dieci piccoli imprenditori agricoli della mia provincia che avevano in mano un bidone di benzina. Volevano andare davanti il Municipio per darsi fuoco”
“Ieri – racconta sempre Ferro – mi hanno contattato alcune autorità. Mi volevano fare incontrare l’assessore Dario Cartabellotta (assessore regionale alle Risorse agricole ndr) e il vice ministro Giuseppe Castiglione (vice ministro delle Risorse agricole ndr). Appena ne ho parlato ai miei mi stavano linciando. Mi hanno detto: ‘Vuoi andare a parlare con quelli che non ci hanno fatto vedere nemmeno un euro dei fondi del Piano di sviluppo rurale?’ Vuoi andare a parlare con il genero del senatore Firrarello? Ma sei impazzito? Alla fine, ovviamente, non sono andato, perché la penso esattamente come gli agricoltori della mia zona e, in generale, come tutti gli agricoltori siciliani che fanno il mestiere di agricoltore”.
La precisazione di Ferro è d’obbligo, perché il Piano di sviluppo rurale della Sicilia, invece di sostenere gli agricoltori che operano nella nostra Isola, ha finanziato un sacco di ‘nuove imprese agricole’ delle quali non si sa nulla…
Sono ore di grande tensione, in Sicilia. In tutta la Sicilia e non soltanto nella parte orientale dell’Isola. La gente – agricoltori, piccoli imprenditori di altri settori, piccoli commercianti, trasportatori e via continuando con la gente comune – è all’esasperazione. Di fatto, grazie al Governo Letta-Alfano-Bilderberg, grazie a un’Unione europea di banditi, e grazie anche ai Comuni che hanno inasprito la pressione fiscale, si profila un Natale di tasse. Altro che regali! Altro che shopping! Altro che serenità!
Mentre scriviamo ci arriva un telefonata di un gruppo di Forconi. Sono incazzati neri. Ci spiegano che nel loro paese hanno sparso la voce che il Movimento dei Forconi sarebbe vicino a Forza Nuova.
“Noi non sappiamo nemmeno chi siano questi di Forza Nuova – ci dicono al telefono -. Di questi di Forza Nuova a noi non ce ne fotte niente. Noi siamo un Movimento di popolo. Lottiamo contro un Stato che ci perseguita, contro un Fisco rapace. Contro una Regione siciliana che fa schifo, fatta di ladri e incompetenti”.
“Chiediamo ‘lumi’ a Ferro, sempre via telefono. “Questa stronzata di Forza Nuova – ci dice – vene messa in giro da certo esponenti della sinistra, e segnatamente del PD, intenti a difendere il Governo Letta. E’ una vergogna. Noi con questi signori di Forza Nuova non abbiamo nulla a che spartire. Né ci vogliamo avere a che fare. La nostra è una protesta allo stato puro. Noi lottiamo per sopravvivere. E non vogliamo essere strumentalizzati”.
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