Il giorno dopo gli incendi tra strascichi e conta dei danni Alcuni focolai ancora attivi e persone rimaste senza casa

Alcuni focolai di fiamme sono ancora attivi sulla fascia ionica, nella zona dei villaggi a mare, a partire da San Francesco La Rena e fino a Vaccarizzo. Una decina di interventi da parte delle squadre dei vigili del fuoco sono in corso in questo momento. In particolare, riguardano la zona industriale e la parte sud della città. Ancora necessarie ulteriori operazioni di spegnimento di incendi anche nel territorio di Adrano. Le richieste di interventi attive in sala operativa, in questo momento, sono circa 170. Per questo, stanno arrivando anche quattro squadre di rinforzo: due dai comandi provinciali di Messina e di Ragusa e due squadre boschive richiamate in straordinario. 

All’indomani di quello che è stato un giorno infernale per Catania e provincia su fronte degli incendi, la situazione non è ancora del tutto rientrata. E, intanto, si comincia a fare la conta dei danni e pure quella delle varie responsabilità, prima tra tutte quella della macchina della prevenzione incendi. Intanto, decine di immobili sono stati distrutti dalle fiamme o dichiarati inagibili nel quartiere San Giorgio, nella zona di via Fossa della Creta e via Palermo. È lì, infatti, che ieri è divampato uno degli incendi più vasti e pericolosi, tanto che molti residenti sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni per mettersi in salvo dalle fiamme che li stavano avvolgendo. Evacuato anche il lido Le Capannine alla Playa che è stato interessato dal rogo e, in parte, distrutto. 

Anche nella zona dei villaggi a mare – Primosole e Azzurro – molte sono le persone rimaste senza casa che hanno trascorso la notte sulle brandine al Palasport Spedini allestite dal Comune, insieme alla Croce Rossa, per l’accoglienza nella struttura. A essere state salvate dalla guardia costiera e dalla guardia di finanza via mare sono state oltre 150 persone che, vedendo le villette minacciate dalle fiamme, sono corse in spiaggia. A coordinare tutte le operazioni per fare fronte all’emergenza è stata la prefettura.

Marta Silvestre

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