Il doppio ex Lamberto Zauli avvisa il Palermo «Cremonese non è una sorpresa, gara da tripla»

«Cremonese e Palermo sono due squadre votate all’attacco, ma penso che potrà finire in parità perché la difesa del Palermo fuori casa può fare la differenza». L’ex fantasista rosanero, Lamberto Zauli, presenta così, a MeridioNews, la gara che la squadra di mister Tedino dovrà affrontare questo pomeriggio. I rosa sono attesi dalla Cremonese, terza in classifica, e in grigiorosso Zauli ha giocato nella stagione 2007/08. «Sono due formazioni che punteranno alla promozione. È vero che la Cremonese è una neopromossa, ma a Cremona ho avuto la fortuna di giocarci e so quanto possa essere importante la proprietà, quanto sia bravo l’allenatore e anche la qualità dei giocatori. Penso che sia una partita da tripla perché si affrontano due squadre costruite per fare campionati di vertice».

In ogni caso, l’ex numero dieci rosanero ha piena fiducia nei siciliani: «Credo che il Palermo sia la squadra più forte perché ha giocatori di esperienza e di grande qualità, oltre a un allenatore importante e una piazza che può fare la differenza anche se c’è un po’ di diffidenza. Il fatto che abbia la miglior difesa è la testimonianza che si tratta di una squadra compatta, solida e per fare un campionato di vertice in serie B serve proprio questo. Sicuramente vedremo il Palermo, verso marzo o aprile, nelle primissime posizioni». Finora i tifosi hanno un po’ disertato lo stadio, ma hanno comunicato che prossimamente torneranno a riempire il Barbera: «Il pubblico – continua Zauli – può essere una marcia in più, io ho avuto la fortuna di giocare a Palermo quando lo stadio era sempre pieno e c’era un entusiasmo incredibile. Avere il Barbera con tanta gente aiuta i giocatori a sentirsi parte di una città di una bellezza unica e di una passione sfrenata. Questo mix può servire per portare punti a casa».

La sfida dello stadio Zini sarà anche l’occasione per vedere di fronte due tecnici come l’esperto Tesser e l’esordiente (almeno in serie B) Tedino: «Tesser non ha bisogno assolutamente di presentazioni. In queste settimane parlava di voler centrare di nuovo la doppia promozione come fatto col Novara. È un allenatore assolutamente esperto. Tedino è un tecnico che ha fatto bene in questi anni. Non è un ragazzo giovane, quindi ha diverse esperienze alle sue spalle. Quello che si evince dall’atteggiamento dei giocatori nei suoi confronti è che si sia costruita una grande stima reciproca e questa può essere una formula vincente». Parlando invece della squadra lombarda, Zauli è convinto che i grigiorossi resteranno in alto a lungo: «La Cremonese vola sulle ali dell’entusiasmo. È una sorpresa soltanto perché è una neopromossa, ma è una realtà molto molto solida, con una proprietà che potrebbe fare la serie A tranquillamente. La squadra è competitiva e penso che potrà dire la sua per tutto il campionato».

La classifica di serie B è molto corta, aspetto questo da non sottovalutare: «Ancora non si può parlare di sorprese o non sorprese. La classifica di B, quest’anno più che mai, sta dimostrando un equilibrio incredibile. Basti pensare che ci sono solo dieci punti tra la prima e l’ultima e tutte le squadre si stanno equivalendo. Non sarà comunque un filotto di due o tre partite a condizionare un campionato intero. Si giocherà fino alla fine e oggi non vedo nessuno che stia facendo troppo bene o troppo male». Con il Palermo, lo Zidane della serie B vinse il campionato cadetto nella stagione 2003/04. Ecco la sua ricetta per trionfare in B: «Ci vuole un grande equilibrio e una società seria che lo sappia mantenere. In serie B la sconfitta è sempre dietro l’angolo, puoi perdere contro l’ultima in classifica e vincere lo scontro diretto. Bisogna saper gestire i momenti difficili e anche quelli di euforia senza esaltarsi eccessivamente».

Lamberto Zauli adesso guida la Primavera dell’Empoli dopo diversi anni passati in serie C: «Vengo dall’esperienza in Lega Pro con alti e bassi. Adesso mi è capitata quest’occasione e ritengo Empoli una società molto importante, con una cultura del lavoro e una storia importante. Ho fatto questa scelta – conclude Zauli – e per adesso sono molto contento perché mi gratifica, quindi sono felice di questo».

Luca Di Noto

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