Non è decisiva ma la gara Palermo-Lecce in programma oggi al Barbera alle ore 18 avrà un peso specifico notevole nell’economia della stagione delle due squadre. È una considerazione che fa parte anche del bagaglio (di esperienza, vissuti e conoscenze) appartenente ad uno dei tanti ex della sfida odierna. Sulla targhetta allegata a questo bagaglio c’è scritto: nome Francesco, cognome Benussi, nato a Mestre il 15 ottobre 1981. Ruolo: portiere (ex). All’interno ci sono tanti contenuti di qualità comprese le schede di valutazione sul match ad alta quota che nella giornata odierna vedrà di fronte i rosanero e i salentini: «È uno scontro diretto e conterà per entrambe le squadre – ha sottolineato Benussi che ha indossato la maglia rosanero in A dal gennaio 2010 al gennaio 2012 e poi nella stagione 2012/13 – è una partita delicata anche dal punto di vista psicologico. Concetto che vale per il Lecce e in particolare per il Palermo alla luce delle difficoltà che ha vissuto ultimamente e che sta vivendo ancora. Ci sono tutti i presupposti per assistere ad una sfida avvincente: due compagini competitive e bene organizzate e giocatori forti per questa categoria. Prevedo un match interessante anche se, complice l’importanza della posta in palio, all’inizio magari non sarà scoppiettante o spettacolare. Credo che i tatticismi condizioneranno la fase iniziale di una partita che, gradualmente, potrà sbloccarsi e incanalarsi successivamente verso una precisa direzione».
I padroni di casa saranno chiamati a riscattare la pesante sconfitta rimediata in settimana a Crotone. Un ko che ha acceso più di una spia sul cruscotto della macchina guidata da Stellone: «Palermo ko a Crotone? Questa è la serie B, un campionato equilibrato e in cui non è molto ampia la forbice tra le squadre che lottano per la promozione e quelle che navigano nei bassifondi. Ogni sfida nasconde delle insidie. Il Crotone, oltretutto, pur avendo avuto finora delle problematiche in questa stagione rimane una buonissima squadra. Che ha mantenuto l’intelaiatura dello scorso anno in serie A integrandola con giovani motivati. Capisco che una sconfitta dei rosanero fa scalpore ma ci sono anche gli avversari». Quello di oggi è il Lecce, una neopromossa che ha già prenotato un posto al tavolo delle big in vista del rush finale e che vuole continuare a stupire: «I giallorossi sono accompagnati dall’entusiasmo e, giustamente, ci credono. La squadra è composta da giocatori di qualità ed è guidata da un ottimo allenatore come Liverani. Un amico con il quale ho condiviso due anni a Palermo (squadra in cui Benussi ha debuttato nel 2010 nelle competizioni europee, ndr). Un allenatore già quando era in campo e che adesso, in panchina, sta lasciando a Lecce la sua impronta».
E a proposito di impronte e di tracce visibili, nel cammino di Palermo e Lecce anche il fattore pubblico potrebbe avere un ruolo determinante: «Conosco le due piazze e posso dire che in B avere due tifoserie come quelle di Lecce e Palermo è un lusso. Ho giocato al Via del Mare, in Puglia ho vinto due volte il campionato cadetto (con il club giallorosso, nel quale è stato compagno dell’attuale preparatore dei portieri rosanero Sicignano, ha giocato dal 2005 al gennaio 2007 e dal 2007 al 2009, ndr) e vi assicuro che essere trascinati da uno stadio pieno può fare la differenza. E anche il Barbera dà una carica incredibile. Gli uomini di Stellone avranno l’opportunità di sfruttare questa risorsa ma dovranno essere bravi a gestire bene le pressioni».
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