Un punto di riferimento per il quartiere
Borgo Vecchio, uno dei più complessi di Palermo. La presenza di tante famiglie che chiedono sostegno e risposte al loro disagio. Un percorso lungo e non privo di ostacoli. Ci sarà tutto questo nella due giorni di iniziative organizzata per festeggiare quattro anni di attività del centro sociale Anomalia. «Uno spazio come tanti, troppi nella nostra città, dimenticati e lasciati all’abbandono», dicono i ragazzi. Da allora sono migliaia le persone che lo hanno attraversato, lasciando ognuna un tassello in più per sostenere il progetto. Ma per quelli che hanno messo in piedi e fatto crescere il centro sociale, il contributo più importante rimane «quello del nostro quartiere il Borgo Vecchio, di cui ci siamo sempre sentiti parte e che ci ha accolto con grande complicità». Giovani, anziani, bambini, uomini e donne che hanno reso vivo il centro sociale. «È con loro, e con la città tutta, che vogliamo festeggiare il nostro quarto compleanno».
Tante le iniziative che, oltre alle normali attività, si sono svolte all’interno del centro sociale. Dalla
festa del doposcuola del quartiere con lo spettacolo per bambini Il pescatore e la sirena di e con Dario Frasca, alla tombolata dei più piccoli con tanti premi in giocattoli e dolcini. Poi la sera c’è l’arrostuta di quartiere e il karaoke. Domani invece si terrà l’assemblea dell’ambulatorio popolare, per tracciare il bilancio dall’apertura delle attività svolte nell’ambito dell’ultima iniziativa messa in campo dal centro sociale. «Non ci credeva nessuno – dice il cardiologo Franco Ingrillì – e poi sono arrivati l’ecografo polivalente donato dall’associazione di Angelo Morello, il lettino ginecologico ottenuto grazie alla solidarietà di uno studio privato e infine l’ultimo regalo di oggi: un defibrillatore che ci arriva direttamente dalla Gesap».
A occuparsi di questo progetto in particolare da
Giorgio Martinico che si spende ogni giorno per far funzionare le cose: «Oggi festeggiamo quattro anni in cui, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a portare avanti delle iniziative per la gente del quartiere. Qui cerchiamo di dare una risposta immediata alle carenze del servizio sanitario nazionale senza volerci sostituire ad esso ma cerchiamo di fornire anche delle informazioni sulla tutela della salute». Ingrillì sottolinea infatti l’importanza di sostenere il cittadino a 360 gradi, oltre che dare sul posto una prima assistenza, grazie anche ai medici volontari che mettono a disposizione la propria professionalità. «Per fare un esempio – sottolinea Ingrillì – qui facciamo anche dei corsi sulla corretta alimentazione o su modi alternativi di nutrirsi come quello vegetariano».
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