Recuperare le certezze perdute per ritrovare la continuità di risultati: sembra poter essere questo il leit motiv alla vigilia della dura trasferta di Monopoli che, oggi pomeriggio, opporrà la truppa di Lucarelli alla squadra guidata da Giuseppe Scienza, ex giocatore rossazzurro nel biennio 1990-92. La settimana appena trascorsa è servita, in casa Catania, a smaltire le scorie del movimentato pareggio casalingo col Cosenza: un 2-2 di rimonta che ha fatto storcere il naso a molti addetti ai lavori, soprattutto riguardo alle scelte effettuate da Lucarelli in merito all’undici iniziale. L’allenatore degli etnei, in conferenza stampa, si era difeso a spada tratta: «Abbiamo vinto otto partite fuori casa, ci sta che a qualcuno tremino le gambe davanti a un pubblico del genere. Se vi aspettavate – ha tuonato Lucarelli – che venissi qui a fare 108 punti, allora chiedete immediatamente il mio esonero».
Parole che hanno tradito un certo nervosismo, forse legato a un cammino casalingo che inaspettatamente non sta riservando le stesse soddisfazioni del percorso lontano dal Massimino: in casa sette vittorie su 12, ma anche otto punti in meno rispetto al Lecce; al contrario, i rossazzurri primeggiano nel rendimento in trasferta, con ben otto successi nelle 12 partite giocate fuori dal vecchio Cibali. La partita dello stadio Veneziani di Monopoli, dunque, si presenta per il Catania come l’occasione per centrare la nona gioia esterna e scacciare i fantasmi che hanno fatto capolino dopo il pirotecnico 2-2 della scorsa settimana. Vittoria fa rima con continuità e con certezze: quelle che gli etnei si sforzeranno di ritrovare sul terreno di gioco di una squadra che, però, è in grande spolvero. Dopo il calo negli ultimi due mesi, infatti, il cambio di allenatore ha permesso ai biancoverdi di raccogliere cinque risultati utili consecutivi issandosi al settimo posto, in piena zona playoff.
Il modulo prediletto da Scienza è il 3-5-2: lo stesso che adotterà mister Lucarelli, tornando così a uno schema che soprattutto nelle gare esterne ha portato a ottimi risultati. Il trio di difesa sarà quello classico, con Aya, Tedeschi e Bogdan a proteggere Pisseri. In mezzo al campo è ancora in dubbio capitan Biagianti che, dovesse non farcela per la botta subita contro l’Andria, sarebbe rimpiazzato da Rizzo: accanto a lui, Lodi e Mazzarani. Marchese ed Esposito dovrebbero riprendersi le fasce sinistra e destra, mentre Curiale e Ripa comporranno l’ormai classica coppia offensiva.
Le statistiche rendono l’idea di come l’incontro di domani sia complicato: negli otto precedenti in terra pugliese, infatti, il Catania si è imposto solamente una volta, nel settembre del 2016. I rossazzurri di Pippo Pancaro, appena tornati in Lega Pro dopo lo scandalo I treni del gol, erano riusciti a ribaltare lo svantaggio firmato Esposito con una doppietta di Fabio Scarsella, col gol vittoria in pieno recupero. Una gioia isolata: i numeri raccontano di quattro pareggi e tre sconfitte per il Catania. L’ultima è il pesante 3-0 subito la scorsa stagione. «Affrontare un avversario blasonato come il Catania deve essere uno stimolo forte – ha ribadito ieri mister Scienza in conferenza stampa – i miei scenderanno in campo con una mentalità feroce. Non partiamo battuti e chi pensa che il Catania qui possa proseguire facilmente la sua marcia non avrà visto il Monopoli degli ultimi tempi». Pensieri chiari: contro i rossazzurri, tutti gli avversari giocano sempre al massimo. Per uscire dal Veneziani con i tre punti e proseguire la corsa sul Lecce (al momento capolista con sei punti di vantaggio sugli etnei), occorrerà dunque dare il 110 per cento.
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