Il fatto che a lamentarsi siano stati sia la signora Riina, sia Totò Cuffaro, dimostra che cè un po di confusione sotto al cielo. Risponde così Claudio Fava, uno dei tre sceneggiatori della fiction “Il Capo dei Capi”, quando gli chiediamo un giudizio sulle polemiche iniziate dal Governatore della Regione Sicilia. Cuffaro aveva infatti condannato il serial in occasione della riunione dellUdc il 2 Dicembre a Palermo. In quelloccasione, anche il leader del partito Pierferdinando Casini aveva dichiarato che “doveva essere la Sicilia a chiedere i danni per la fiction”.
È logico che le connivenze tra Mafia e politica ha dichiarato il parlamentare europeo di cui il mio sceneggiato ha parlato chiaramente, diano fastidio a certi politici come Totò Cuffaro. Non si poteva raccontare la storia di un uomo che ha spadroneggiato per 30 anni senza parlare dellappoggio dei vari Lima, Ciancimino e Andreotti.
Riguardo alle critiche di chi crede che Il Capo dei Capi offra unottima immagine del Boss Riina, di cui i giovani si possano invaghire, Fava risponde: Come si fa a mostrare rispetto per un killer bestiale e sanguinario? Se succede la colpa non è della fiction ma della società in cui viviamo. E del resto anche Ninetta Bagarella, la moglie di Totò Riina, non ha apprezzato la fiction: infatti ha querelato gli autori e produttori per diffamazione.
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