I sindacati dei dipendenti regionali si schierano contro la proposta del governo regionale, contenuta allinterno della legge finanziaria 2012 in votazione questo pomeriggio, che prevede labolizione dellAran Sicilia e il trasferimento delle sue competenze allAran di Roma, contrariamente a quanto avviene in tutte le Regioni a statuto speciale.
In una nota diffusa questa mattina, le sigle sindacali Cobas/Codir, Sadirs, Siad, Dirsi, CGIL, UIL e UGL esprimono tutto il loro disappunto per una norma che non può essere contenuta allinterno della legge finanziaria, trattandosi di una legge specifica sul personale e che, quindi, essendo una vera e propria riforma, dovrebbe essere contenuta allinterno di una specifica legge di settore. Inoltre, se il governo vuole veramente ridurre la spesa, tagli i compensi dei componenti del comitato direttivo che sono lunico reale costo (infatti il personale in caso di chiusura dellAgenzia rimarrebbe comunque a carico della Regione) piuttosto che delegare lAran nazionale (con costi sicuramente più alti) al trattamento dei contratti dei dipendenti regionali negando, così facendo, anche le prerogative autonomiste della Regione Siciliana. In ogni caso concludono i sindacati dei dipendenti regionali – lattribuzione di competenze sul personale regionale allo Stato sarebbe una norma chiaramente incostituzionale.
In realtà, dietro il tentativo, del governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo, ci sono due questione. La prima è legata a una sorta di ‘vendetta’ del presidente Lombardo verso il sindacato dei Cobas. Questa organizzazione sindacale ha sempre denunciato le clientele del governo. A cominciare dal ‘caso’ della figlia del dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, Gedo Campo, che è stata ‘sistemata’ negli uffici di Bruxelles della Regione. Cosa, questa, che ha mandato in bestia il presidente Lombardo. Smantellando l’Aran, il governo pensa di colpire i sindacati autonomi.
Poi c’è la Cisl siciliana. Che, non a caso, non compare tra le organizzazioni sindacali che denunciano e stigmatizzano il tentativo del governo regionale di abolire l’Aran. Anche la Cisl vorrebbe smantellare l’Aran? Chissà. Forse i cislini sognano di tornare ad essere il sindacato leader della Regione…
Insomma, un governo che è ‘muro con muro’ con l’ospedale, con un’approvazione della manovra economica in ‘zona Cesarini’, con un’impugnativa che non è ancora stata scongiurata, con le indennità degli assessori regionali in fase di ultradimezzamento di che cosa si va a ricordare? Di abolire l’Aran. Della serie, ce ne stiamo per andare via dopo avere incasinato la Sicilia, ma prima di andarcene vogliamo lasciare un ricordino anche ai sindacati che, a parte la Cisl, che non fiata, sono tutti contrari…
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