L’anno scolastico è iniziato e, con il suono fastidioso in sottofondo di alcuni campanelli d’allarme all’interno dell’istituto come quello di oggi relativo al caso della fideiussione Finworld che ha coinvolto anche il Palermo, è già tempo di interrogazioni. Di test introduttivi strutturati ad hoc per verificare le conoscenze acquisite durante la pausa estiva e valutare il livello di preparazione in vista del prosieguo dell’attività didattica. Gli esami che stanno impegnando il Palermo all’alba di questo primo quadrimestre hanno un coefficiente di difficoltà medio-alto. Dopo avere ottenuto la sufficienza in occasione dell’insidiosa trasferta di Salerno, la scolaresca di Tedino proverà ad alzare l’asticella domani sera nella gara interna contro la Cremonese, anticipo della seconda giornata del campionato di serie B in programma alle ore 21 (diretta tv sulla Rai).
Nel giudizio che sabato scorso ha formulato il campo in merito alla prova fornita dai rosanero c’era scritto «si impegnano ma potrebbero fare di più». E la squadra in questi giorni ha intensificato lo studio proprio perché sa che può fare di più rispetto al match dell’Arechi e che ha i requisiti giusti per ottenere un risultato più gratificante. Nello specifico significa battere la Cremonese. Traguardo alla portata ma raggiungibile solo a determinate condizioni. Il percorso che conduce domani alla conquista dell’intera posta in palio si snoda attraverso paletti inamovibili. Un successo contro i grigiorossi ‘passa’ dalla disputa di una prestazione brillante e, contestualmente, da un atteggiamento di grande umiltà dettato dalla consapevolezza di avere di fronte un avversario ostico, stimolato peraltro dalla voglia di riscattare il pari-beffa (1-1) rimediato a tempo scaduto nel match casalingo contro il Pescara alla prima giornata.
La compagine guidata da Mandorlini, tecnico esperto e in possesso degli strumenti necessari per impensierire qualsiasi squadra, nella griglia di partenza relativa alle principali candidate alla promozione in A non è in pole-position ma ha struttura e potenzialità per dare fastidio alle cosiddette big e disputare un campionato di alto livello. «Servirà una grandissima partita perché la Cremonese è un’ottima squadra – ha sottolineato Tedino nel corso della conferenza stampa odierna al Tenente Onorato – la formazione grigiorossa, che sarà anche arrabbiata dopo avere pregustato contro il Pescara una vittoria sfumata nel recupero, è costruita bene. Con logica ed è composta da buonissimi giocatori. Il fatto che mancheranno alcune pedine importanti (il centrocampista Greco a centrocampo, squalificato per tre giornate, e gli infortunati Castrovilli e Montalto sul fronte offensivo, ndr) non è un vantaggio per noi perché la Cremonese ha giocatori che possono sostituire tranquillamente gli assenti». La sfida di domani dirà a che punto è il processo di crescita del collettivo rosanero: «E’ una fase in cui i punti valgono doppio e in cui ci sono molti alti e bassi. Dovrò cercare le cose migliori da mettere in campo per vincere la partita».
Il tecnico, in base alle indicazioni provenienti dalla seduta di ieri e soprattutto dalla rifinitura sostenuta dalla squadra questo pomeriggio, sembra intenzionato a disegnare lo scacchiere con il 3-4-2-1 dando fiducia contemporaneamente ai volti nuovi Falletti (galvanizzato dalla nascita a Palermo nei giorni scorsi della secondogenita Isabella) e Puscas. L’attaccante rumeno («Quando sarà al top della condizione dimostrerà di essere un giocatore moderno, uno che sa fare più cose in area di rigore» – ha spiegato Tedino a proposito dell’ex centravanti del Novara che torna a disposizione dopo avere scontato un turno di squalifica al pari di Jajalo e del convalescente Aleesami) con ogni probabilità sarà preferito a Nestorovski, giocatore in attesa di eventuali novità last-minute in chiave mercato e schierato oggi in un tridente sperimentale assieme ad Embalo e Moreo. Il numero 30 rosanero, intanto, assieme a Trajkovski (che domani sarà confermato nell’undici titolare) è stato convocato per le gare di Nations League della Macedonia in programma il 6 e 9 settembre contro Gibilterra e Armenia. Tra i rosa chiamati in Nazionale c’è anche lo sloveno Struna (per le sfide, sempre di Nations League, contro Bulgaria e Cipro), destinato domani alla panchina come si evince dai segnali della seduta odierna durante la quale è stata provata la linea difensiva a tre proposta a Salerno con Szyminski, Bellusci e Rajkovic. Tra i ventitré convocati, infine, non figura il nome del difensore Fiore ceduto in prestito all’Imolese, squadra di serie C.
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