I pregiudicati foggiani sulle tombe di Riina e Provenzano Video social: «Un onore venire a trovare grandi uomini»

«Buongiorno da Corleone, ragazzi. Sto sulla tomba del grande Bernardo Provenzano e guardate la data di oggi». Comincia così il video pubblicato (e adesso rimosso) sui social da Pompeo Piserchia. Pregiudicato foggiano – da molti nel suo ambiente pugliese conosciuto come u killer – che ci tiene a sottolineare che il giorno in cui lui, insieme alla moglie Giuseppina Bruno e ai figli piccoli, è andato al cimitero di Corleone è proprio quello del sesto anniversario della morte del boss mafioso Zu Binnu. Qualche passo e l’inquadratura si sposta davanti alla lapide del capo dei capi di Cosa nostra Totò Riina. Con la moglie che si siede e si mette in posa per scattare uno dei tanti selfie da condividere con i follower. Nel profilo TikTok di Piserchia se ne contano quasi 2600 ma il video in poco tempo ha fatto il giro del web. «Un onore venire a trovare questi uomini così grandi. Per lo Stato può darsi che non servano, ma per me rimangono grandi uomini, sempre», commenta l’uomo. 

Piserchia (classe 1982) è stato arrestato proprio insieme alla moglie Pina nel settembre del 2019 perché, durante un controllo nella loro abitazione a Foggia, i carabinieri trovarono una pistola (Beretta modello 950 b calibro 6,35 completa di caricatore contenente otto cartucce e con il numero di matricola punzonato) nascosta in fondo alla culla del loro figlio neonato. All’epoca entrambi finirono in manette (lei ai domiciliari e lui in carcere) per detenzione abusiva di un’arma da fuoco clandestina. Lei era incensurata mentre lui aveva già dei precedenti penali per reati contro il patrimonio. Le immagini postate due giorni fa adesso sono al vaglio degli inquirenti. 

Marta Silvestre

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