LA PUBBLICA ACCUSA USA LA MANO PESANTE CON L’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE
Dieci anni di reclusione. Questa la richiesta formulata dall’accusa nel processo che vede imputato nel capoluogo etneo, per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, l’ex Presidente della Regione siciliana, e leader dell’Mpa, Raffaele Lombardo.
“La richiesta avanzata dall’accusa ha poca importanza: perché se, effettivamente,Raffaele Lombardo è stato veramente un politico mafioso, dieci anni sono il minimo e deve andare in carcere. Questo è il punto: lui non e’ stato un politico mafioso e neppure ha avuto contatti”.
Lo hanno detto gli avvocati Guido Ziccone e Alessandro Benedetti, a fine udienza .
“Il fatto che Lombardo abbia annunciato di non avvalersi della prescrizione davanti al giudice, senza alcuna rete di protezione – hanno aggiunto i due legali – già la dice lunga sulla persona e sul politico”.
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