L’asse temporale rosanero è sbilanciato in questo momento verso il presente, che fa rima con playoff, ma all’orizzonte si intravedono ugualmente dei segnali riconducibili al futuro. Relativi sia agli sviluppi sul fronte societario in merito ad un eventuale passaggio di proprietà (il patron Zamparini, che il Cda ha nominato tecnico dell’area sportiva di supporto al presidente, nei giorni scorsi ha incontrato i rappresentanti di un gruppo americano) sia al mercato. Capitolo, quest’ultimo, che a prescindere dai playoff coinvolge già qualche elemento dell’organico. Quali saranno, ad esempio, le prospettive di Dawidowicz? Nella giornata di ieri sono scaduti i termini per il diritto di riscatto (fissato a 3,5 milioni) per l’acquisizione dell’intero cartellino del jolly polacco prelevato la scorsa estate dal Benfica con la formula del prestito. E il Palermo, costretto a rimandare determinati ragionamenti in attesa di capire in quale categoria giocherà nella prossima stagione, non ha esercitato l’opzione. Il futuro del numero 28, preconvocato per i Mondiali e finito nel mirino dell’Atalanta, è in stand-by ma è chiaro che se i rosanero dovessero rimanere in B la sua permanenza in Sicilia sarebbe più difficile.
E dopo i playoff sarà più chiaro anche il futuro di un altro giocatore acquistato durante la sessione estiva in prestito con diritto di riscatto. Si tratta di Rolando, esterno di proprietà della Sampdoria che segue con attenzione i progressi fatti registrare alle dipendenze di Stellone dall’ex Latina, attualmente ai box per infortunio. Il punto interrogativo valido per gli scenari futuri di Dawidowicz (per il quale sono andati a vuoto i tentativi del club di viale del Fante di un rinnovo del prestito) e Rolando è visibile anche nella cartolina che ritrae Embalo e Lo Faso, ceduti entrambi in prestito oneroso con diritto di riscatto. Il Brescia non sembra intenzionato a spendere i circa due milioni per il riscatto dell’esterno offensivo della Guinea-Bissau destinato, dunque, a rientrare alla base. Per quanto riguarda il fantasista palermitano classe ’98, rientrato in città nei giorni scorsi per continuare la riabilitazione in seguito alla frattura al perone rimediata ad aprile, la Fiorentina dovrebbe riscattarlo per una cifra intorno ai 2,5 milioni ma il ds viola Corvino vuole uno sconto.
Lo Faso, che in questo campionato con i gigliati ha collezionato in A solo due presenze, è un prodotto del vivaio rosanero. E a proposito di settore giovanile, le prestazioni fornite dai ragazzi della Primavera fresca di doblete campionato-Supercoppa hanno attirato diversi addetti ai lavori. Anche di società appartenenti alla prima fascia. Il portiere Guddo, ad esempio, pare sia entrato nei radar della Juventus. L’attaccante Cannavò, invece, è monitorato dall’ex responsabile della cantera rosanero Baccin che, dopo avere portato all’Inter il baby D’Amico, potrebbe ripetere la stessa operazione con quello che nel 2016/17 è stato il suo ‘gemello del gol’ nell’Under 17 del Palermo. Nella formazione guidata da Giuseppe Scurto, tecnico che pur essendo in scadenza di contratto dovrebbe proseguire alla guida della Primavera un percorso all’insegna della continuità, si è messo in luce anche Antonino Gallo. L’esterno sinistro classe 2000, che a febbraio ha firmato il primo contratto da professionista (fino al 2021), piace alla Roma e al Napoli e il suo nome è finito pure sul taccuino degli osservatori di alcuni club inglesi come Tottenham e Leeds.
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