I moderati verso l’accordo su Costa, nonostante i veti dei siciliani di Fli

“Non possiamo ignorare le parole di Massimo Costa che rappresentano un fatto importante. Queste aprono un ragionamento che certamente non può durare all’infinito. Se saranno superati i veti incrociati credo sarà possibile convergere su Costa. Altrimenti non avremo alcuna difficoltà a schierare Francesco Cascio che ha già dato la sua disponibilita’”.
Lo ha detto Francesco Scoma, coordinatore provinciale del Pdl di Palermo, dopo  l’apertura al Popolo delle liberta’, fatta da Massimo Costa (nella foto), candidato sindaco di Palermo (a quanto finora è sembrato)  del Terzo Polo.

Ma a chi si riferisce Scoma quando parla di veti? Ormai lo sappiamo, all’ala dei finiani siciliani vicina al Mpa del governatore Raffaele Lombardo. “La dichiarazione del coordinatore provinciale del Pdl Francesco Scoma che, con tanto entusiasmo, lancia il suo partito verso Massimo Costa, dimostrano quanto inesistenti fossero fin dall’inizio le probabilità che il Popolo della Libertà esprimesse un candidato. Vuoi per la grave eredità dell’amministrazione Cammarata, vuoi anche per la volontà dell’ onorevole Cascio di andare veramente fino in fondo nella sfida col Terzo Polo”. Lo dice il deputato di Fli, Nino Lo Presti. “Sicuramente le dichiarazioni di Costa che spero siano state fraintese – aggiunge Lo Presti – non agevolano la possibilità che si faccia subito chiarezza sulla questioni delle alleanze. ‘E’ certo, tuttavia – prosegue – che Fli non è mai stata disponibile e non lo sarà in futuro a prendere parte a un teatrino della politica che non ci appartiene e di cui non ha bisogno la Città e il Paese”.

Ma a scompigliare ancora di più il quadro è Francesco Musotto che in una intervista rilasciata a Live Sicilia dice: “Noi e il Pdl insieme sul candidato Costa? Non mi pare un’ipotesi così assurda”. Francesco Musotto è il capogruppo dell’Mpa all’Ars, e “uomo forte” del partito di Lombardo a Palermo. “Parlo a titolo personale, sono mie considerazioni”, aggiunge Musotto. Parole, le sue, “che non potranno non pesare, però, tra gli autonomisti, nonostante i veti agli azzurri confermati da Lombardo e da Fli”, aggiunge il giornalista.
C’è da chiedersi poi, se davvero Musotto parli a titolo personale o se non sia invece il tentativo del Mpa di non restare escluso dal quel patto di ferro che Casini, Alfano e Fini pare stiamo per firmare per arrivare uniti alle amministrative di Palermo e, poi, magari, a un accordo su scala nazionale.

Redazione

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