Grammagiò, il gruppo che cucina la grammatica Un laboratorio per insegnare ai bambini con allegria

Chi ha detto che imparare la grammatica non possa essere un’esperienza divertente, un vero e proprio gioco? A esserne convinti sono i componenti del gruppo Grammagiò, un team di laureati del dipartimento di Scienze umanistiche dell’università di Catania coordinato dalla professoressa Rosaria Sardo, docente di Grammatica e didattica dell’ateneo. Il gruppo prenderà parte all’edizione 2015 della festa del Libro di Zafferana Etnea, giunta quest’anno al nono appuntamento. La manifestazione, che ha avuto inizio venerdì scorso e si concluderà sabato, vedrà impegnato lo staff di Grammagiò in due occasioni: «Saremo presenti oggi ad Acireale e venerdì a Giarre – dichiara Carmen Oliva –. È la nostra quarta partecipazione alla festa del libro». 

Il gruppo incontrerà i bambini proponendo le attività de La cucina delle parole, il laboratorio sulla lingua italiana nato dalla collaborazione con Giovanni Caviezel, autore per ragazzi e docente di Comunicazione audiovisiva dell’ateneo Creativo di Milano: «Faremo due spettacoli didattici – continua Oliva –. Durante l’esibizione i nostri ospiti si trasformeranno in cuochi di parole, cioè si sfideranno, attraverso giochi interattivi di ludo-linguistica, con l’obiettivo di ri-cucinare la storia che nella prima parte dello spettacolo saremo noi a cucinare per loro. Storia che, per qualche strano incidente, andrà persa e che necessiterà dell’aiuto dei bambini per essere ricostruita».

Riuscire a unire il gioco a una materia, la grammatica, che spesso viene considerata ostica e noiosa è la sfida che da anni Grammagiò porta avanti: «Il nostro obiettivo è quello di abbassare le difese nei confronti di contenuti didattici nuovi mediante il divertimento, facendo in modo che l’entusiasmo stuzzichi le corde dell’apprendimento e che la pigrizia ceda il passo all’alacrità – prosegue Oliva –. Per farlo utilizziamo metodologie innovative, fra le quali l’elaborazione audiovisiva e multimediale dei contenuti grammaticali e soprattutto la teatralizzazione e la narrazione». L’ambientazione culinaria contribuisce poi ad avvicinare gli studenti alle nozioni grammaticali: «È una scelta che ci serve a rendere gustose sin da subito le nostre attività, perché in fondo la lingua è come un piatto succulento che nutre l’intera nostra esistenza e che per questo bisogna imparare a conoscere, partendo dagli ingredienti che la compongono». 

Con alle spalle numerose collaborazioni con diversi istituti didattici, le attività di Grammagiò si caratterizzano inoltre per un approccio fisico, che trasforma l’apprendimento in un’esperienza interattiva a tutto tondo: con Virgolina, Frasé, Verbina, Esclamativa, De Sintassis – i protagonisti delle nozioni trasmesse nel corso degli spettacoli didattici – il gruppo si presenta ai bambini nelle vesti di cuoche, camerieri, oche pasticcione e cavalieri. Personaggi di fantasia che avranno il compito di accompagnare i piccoli cuochi di parole nel mondo, altrettanto fantastico, della lingua.