È stato individuato e denunciato in stato di libertà. Il protagonista è l’autore delle scritte nere, con le due parole Lcs e Gang, realizzate lo scorso gennaio sulla facciata della chiesa di San Nicolò l’Arena in piazza Dante. La digos etnea è risalita a un giovane sedicenne attraverso indagini informatiche e alcuni riscontri con altri disegni presenti in città. Due passaggi che hanno portato all’individuazione dello studente che frequenta un istituto cittadino a indirizzo artistico. Il ragazzo si è giustificato davanti agli agenti indicando le scritte come opere di street art. «L’autore dell’imbrattamento è stato riconsegnato al padre per una maggiore vigilanza», si legge in una nota diramata dalla questura.
A scoprire le scritte erano stati alcuni operatori di Officine culturali. L’associazione che si occupa della fruizione del complesso monumentale a ridosso dell’ex monastero dei Benedettini. Le due parole, realizzate con una bomboletta a spray, sono state rimosse dagli operai della Multiservizi qualche giorno dopo. Già in passato tuttavia si erano registrati altri atti di vandalismo. Come nel 2014 quando erano apparse alcune dediche di innamorati.
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