Gommato/ L’Anav attacca Crocetta sull’Ast, ma dimentica Confindustria Sicilia

Ieri, in occasione del dibattito sulla Finanziaria in corso a Sala d’Ercole, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, nel motivare il ‘regalo’ di 10 milioni di euro all’Ast (Azienda siciliana trasporti), ha detto che la stessa Ast gestisce le tratte meno economiche,mentre le Autolinee private gestirebbero le tratte migliori.

Il tema è quello del trasporto pubblico locale su gomma. Che, detto per inciso, è il meno economico e il più inquinante. Frutto, anche, di una politica truffaldina e tangentista che, dagli anni ’80 ad oggi, ha sollecitato e attuato lo smantellamento delle tratte ferroviarie per favorire il trasporto su gomma.

Il risultato – visto che le ferrovie, in Sicilia, sono un delirio grazie a politici e politici e sindacalisti ‘ascari’ (con la sola eccezione della Fit Cisl, cellula sindacale fatta da persone serie e corrette da non sembrare nemmeno della Cisl) – è che sul trasporto gommato si concentrano notevoli ‘appetiti’. Soprattutto in prospettiva di contribuzioni regionali che potrebbero diventare più ricche in ragione di chi dovrebbe percepirle.

Questo lo scenario in cui si inseriscono le dichiarazioni del presidente Crocetta in occasione di un discutibile ‘regalo’ di 10 milioni di euro all’Ast che, in tempo di crisi sembra una follia. Soprattutto con la motivazione che l’Ast opererebbe nelle tratte peggiori.

Tesi sconfessata dall’Anav, l’Associazione che raccoglie i titolari delle aziende di trasporto gommato private. A parlare è il suo presidente, Antonio Graffagnini. “Siamo molto sorpresi – dice Graffagnini – dalle dichiarazioni del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, sul trasporto pubblico locale. Le sue parole sono il risultato di informazioni non corrette”.

“Le aziende private – aggiunge il presidente dell’Anav – gestiscono tratte sociali con le stesse caratteristiche di quelle dell’Ast. Una delle cause dei problemi di gestione dell’Azienda siciliana trasporti è, in verità, l’altissimo costo di gestione dei servizi a cui la Regione deve far fronte ogni anno con un finanziamento extra che i privati invece non percepiscono”.

“L’Ast infatti – aggiunge Graffagnini – oltre ai normali corrispettivi contrattuali in conto esercizio, gode di un ulteriore aiuto finanziario da parte della Regione di quasi trenta milioni di euro annuali per ripianare le perdite dell’esercizio. Di contro, ai privati, nonostante una gestione virtuosa, è stato tagliato il 20 per cento del corrispettivo previsto dagli attuali contratti di servizio”.

In riferimento ad una proposta di transazione relativa ad un contenzioso generato da un’errata applicazione della legge finanziaria 2012 , Graffagnini aggiunge: “Da circa sei mesi attendiamo una risposta da parte del Governatore in merito alla nostra proposta che farebbe risparmiare alla Regione diverse decine di milioni di euro. Crediamo che non si possa più continuare a tagliare i fondi alle aziende private e, di contro, rimpinguare ogni anno le ‘casse’ di un’ azienda antieconomica come l’Ast con finanziamenti regionali che pesano gravemente sul bilancio dell’amministrazione pubblica”.

Precisa ancora il presidente dell’Anav: “Ci chiediamo se non sia funzionale ad aprire la strada alla stessa Ast in un futuro mercato, a scapito di chi ha gestito con scrupolo e correttezza il servizio pubblico. Tali comportamenti difformi ledono una corretta politica concorrenziale”.

Nell’ottica di una vera riorganizzazione del settore, l’Anav auspica un confronto con l’amministrazione regionale sul tema del trasporto pubblico locale e lancia un appello al Presidente Crocetta: “Ribadiamo la nostra disponibilità ad aprire un tavolo tecnico finalizzato alla gestione, da parte delle aziende private, dei servizi dell’Ast, rinunziando da subito a quell’aiuto di quasi venticinque milioni di euro e intraprendere un vero percorso di cambiamento e di risanamento per il quale la politica fino ad ora non ha preso le giuste iniziative”.

L’Anav, per la cronaca, fa capo a Confindustria Sicilia. L’organizzazione imprenditoriale che, stando indiscrezioni, avrebbe gettato gli occhi sull’Ast. Non sappiamo se ciò risponda al vero, ma il presidente dell’Anav, Graffagnini, farebbe bene a chiarirsi – o a schiarirsi – le idee parlando con i potenti di Confindustria Sicilia che oggi, grazie anche al ‘patentino antimafioso’ che si sono cuciti addosso, ‘spatuliano’ in tutta la Regione.

Sarebbe curioso assistere a uno scontro, tutto interno agli industriali siciliani, tra Anav e qualche industriale siciliano molto potente…

 

Redazione

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