IL GOVERNO DI ROSARIO CROCETTA NON HA MANTENUTO GLI IMPEGNI ASSUNTI. PERO’ STAVOLTA IMPATTERA’ DURO…
I 25 mila operai della Forestale non ci stanno e annunciano uno sciopero contro il Governo regionale di Rosario Crocetta. Quello dei del forestali non è lo sciopero dei lavoratori della formazione professionale: quello dei forestali è uno sciopero pesante. Molto pesante.
Se ne renderanno contro, tra meno di una settimana, il presidente Crocetta e gli assessori Dario Cartabellorra e Mariella Lo Bello. Di fatto, il Governo ha preso in giro anche questi lavoratori.
Che lo abbiamo fatto Crocetta e la signora Lo Bello, che non conoscono il settore, lo possiamo pure capire. Ma che a questa presa per i fondelli abbia partecipato pure lassessore Cartabellotta, che pure qualche cosa di questo settore la dovrebbe sapere e la dovrebbe soprattutto capire, beh, ci lascia di stucco.
Gli operai della Forestale scenderanno in piazza, in tutta la Sicilia, mercoledì, 11 settembre. Motivo: il Governo è stato costretto a scoprire le carte e ad ammettere che i soldi per pagarli, così come è previsto, non ci sono. Tantè vero che gli Ispettorati provinciali hanno cominciato a prendere la scusa che piove e quindi si può fare a meno del servizio antincendio. Crocetta, la signora Lo Bello e Cartabellotta scherzano con il fuoco.
Intanto si comincia con lo sciopero di mercoledì prossimo. A indirlo sono i sindacati siciliani Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. Lo scioperò sarà “articolato con manifestazioni nelle nove province” dell’Isola, scrivono le tre segreterie in una lettera inviata al presidente della Regione Rosario Crocetta, agli assessori regionali delle Risorse agricole, Dario Cartabellotta, e al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello. La lettera è stata spedita anche ai presidenti dei gruppi parlamentari dell’Ars.
“In assenza di risultati concreti”, avvertono Fabrizio Colonna (Fai), Salvatore Tripi (Flai) e Gaetano Pensabene (Uila), si terrà anche una manifestazione regionale “in concomitanza – puntualizzano – con l’apertura dei lavori dell’Ars” prevista per il pomeriggio di mercoledì 18 settembre.
Obiettivo: “Sensibilizzare tutto il Parlamento siciliano sulle tematiche dell’ambiente e dell’impiego dei lavoratori”.
I sindacati chiedono a Crocetta di essere ricevuti a conclusione della manifestazione dell’11, dichiarando “forte preoccupazione”, sia per il rischio di imminente sospensione del servizio antincendio, che avrebbe gravi ricadute sul patrimonio boschivo dell’Isola, sia per la mancanza di risorse finanziarie “che non permetterebbe agli uffici periferici dell’Azienda foreste di riassumere o prolungare l’attività lavorativa come più volte rassicurato dagli uffici e dagli assessorati”.
“Siamo interessati – affermano Colonna, Tripi e Pensabene – a una forestazione efficiente e utile per il territorio e le comunità siciliane, che assicuri ai lavoratori regole e certezze indispensabili per la produttività del comparto”.
Tre, in particolare, le rivendicazioni sindacali. La lettera le elenca così:
– provvedimenti immediati e urgenti per la ripresa e la prosecuzione delle attività lavorative in tutto il territorio regionale;
– una politica ambientale e di tutela del territorio in tempi brevi, attraverso il riordino legislativo dell’intero comparto e la produttività del settore, per traguardare il rispetto dell’accordo del 2009;
– il rinnovo del contratto integrativo regionale, il recepimento del contratto di lavoro nazionale e il pagamento degli arretrati contrattuali”.
Pertanto, affinché la vertenza approdi a un esito positivo, Fai, Flai e Uila annunciano per l’11 quella che definiscono “una prima iniziativa di protesta”.
– Con molta probabilità, il presidente Crocetta, che è sempre mal consigliato, interpreterà lavvio della stagione di lotta dei forestali come un avvertimento del Pd. Questo – e se ne renderà conto presto – è vero solo in parte.
Il Pd e i sindacati, infatti, il mondo dei forestali lo controllano solo in parte. E, ad ogni modo, questa non è gente che si fa levare il pane dal signor Crocetta, dalla signora Lo Bello, dallassessore Cartabellotta e dallassessore allEconomia, Luca Bianchi. I forestali non sono di muso dolce: tuttaltro. Presto presidente e assessori se ne renderanno conto
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