Gli eroi dei fumetti? Hanno bisogno di voi

I cosplayer della nostra città sono attivi, eccome. Il 22 giugno alla Feltrinelli si è svolto un incontro che ha permesso a molti curiosi di conoscere il mondo del cosplay e a tanti appassionati di manga e anime di scoprire che la città di Catania si sta preparando ad ospitare Etna Comics, la più grande fiera del fumetto e della videoludica della Sicilia, prevista per settembre al centro fieristico Le Ciminiere. L’associazione culturale “Rakuen Cosplay” di Catania, che durante l’evento ha fatto sentire (e vedere) la sua entusiasta presenza, sta collaborando a questo grande evento. Step1 ha incontrato poco prima dell’inizio dell’incontro Silvio Testa, presentatore Etna Comics e Andrea La Rosa, Graphic Designer dell’associazione culturale “Rakuen Cosplay”.

Come descriveresti il cosplay?

Andrea La Rosa: Il termine è una contrazione delle parole inglesi “costume” (costume) e “play” (interpretare). E’ un’attività a trecentosessanta gradi perché tocca molti campi, da quello sartoriale a quello recitativo. E’ aperta a tutti, non fa distinzioni di età, posizione sociale o stile di vita. Lo si può prendere come un divertimento ma anche come un modo per mettersi alla prova. Esistono infatti delle competizioni che possono essere sia a livello regionale che a livello internazionale, ma qualcuno sceglie quest’attività per svolgere un lavoro di gruppo, perché permette di lavorare insieme ai propri amici.

Il cosplayer vero e proprio chi è?

Andrea La Rosa: E’ una persona che decide di vestire i panni di un personaggio. Il vero cosplayer fa tutto da sé, dal costume alle calzature, quindi si può improvvisare sarto, truccatore, calzolaio, inoltre deve trovare gli accessori adatti, le parrucche, realizzare il trucco. E’ possibile anche acquistare tutto già pronto, ma il cosplayer vero e proprio cerca di creare tutto da solo. Ci sono dei punti fondamentali da seguire, come il “physique du rôle”, ovvero il fisico per il ruolo (ad esempio è meglio che Sailor Moon venga interpretata da una ragazza piuttosto che da una donna adulta). Poi è importante che il personaggio non venga solo “indossato”, ma anche interpretato. C’è da aggiungere che non esiste età: anche se il fenomeno spopola tra i teenager, si trovano bambini cosplayers, adolescenti, adulti, nonni.

Come siete venuti a conoscenza di questo mondo?
Andrea La Rosa: Per lo più lo si conosce attraverso internet, ma anche attraverso le fiere del fumetto, che stanno spopolando un po’ in tutta Italia…

Lucca Comics, il Romics..

Andrea La Rosa: Esatto! E adesso stiamo veramente dando il nostro meglio per portare questa realtà anche a Catania, con Etna Comics. L’evento ha ottenuto il patrocinio di Lucca Comics, per noi è un privilegio.

Silvio Testa: Etna Comics è un evento al quale non va solo l’appassionato di fumetti, ma anche semplicemente il curioso. E’ prevista la presenza di tantissimi ospiti di livello nazionale e internazionale: musicisti, doppiatori, autori di fumetti, disegnatori, scrittori, artisti. Ci sarà un concorso per videomakers, in questo senso questa fiera sarà anche un modo per supportare i creatori di contenuti artistici che hanno a che fare con questo ambito. Infatti agli artisti vorrei dire “venite, è una bella occasione”.

La particolarità di Etna Comics è che sarà una fiera interattiva. Non vedremo solo delle storie con degli eroi: per una volta gli eroi avranno bisogno di noi. E il pubblico entrerà in gioco! Se siete curiosi non potete perdervi questo evento. Saranno tre giornate veramente intense.

E Catania come reagirà?
Silvio Testa: Secondo me Catania vuole assaggiare realtà nuove. In breve penso che lo scopo di Etna Comics sia proprio far assaggiare a Catania questo momento di cultura.

Siamo una realtà permeabile nei confronti di molte sottoculture, ma per certi aspetti invece estremamente arretrata. Cosa ne pensate del fenomeno cosplay nel nostro territorio?
Silvio Testa: A mio parere Catania assorbe molto facilmente gli input, ma c’è una fetta di Catania che fa ancora da muro nei confronti del “nuovo”. Credo che eventi come Etna Comics siano il modo giusto di intervenire su questa resistenza.

Durante le giornate alle Ciminiere ci saranno delle sfilate…

Silvio Testa:
Sè, ci saranno due tipi di sfilate: cosplay e a tema Harajuku. Harajuku è una zona di Tokyo in cui ognuno può vestirsi come vuole, ricca di nuove tendenze e stili. Quindi questa sfilata è dedicata semplicemente alle mode alternative.

Andrea La Rosa:
Harajuku è una moda che sta facendo parlare di sé in tutto il mondo nonostante sia nata in Giappone. Gwen Stefani ha anche scritto un pezzo su questo fenomeno, Harajuku Girls.

Cosa vi augurate dopo l’evento di oggi?

Silvio Testa:
Che la gente che non ne era a conoscenza conosca questa realtà, che si incuriosisca. Ci auguriamo anche che più gente possibile venga a vedere cos’è Etna Comics.

Valeria Anfuso

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