Il riferimento è al confuso e raffazzonato disegno di legge che lesecutivo ha presentato dopo aver preso una botta di sole a Ferragosto
“Come per ogni colpo di Stato che si rispetti, lo si fa nei momenti di vacanza o di crisi e così il Presidente Crocetta ha annunciato il giorno di Ferragosto il suo imminente Golpe istituzionale. Dopo aver commissariato le Province gettando nel caos i servizi e i dipendenti, si appresta a portare all’esame dell’Ars un provvedimento che gli permetterà di commissariare pure i Comuni. Insomma se una volta esisteva il Sottogoverno, fra poco avremo un Governo unico che a qualsiasi livello istituzionale risponderà personalmente al Presidente eletto da un misero 11% dei siciliani.
E durissimo il commento di Vincenzo Figuccia, vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito dei Siciliani all’Ars, all’annunciato disegno di legge del Governo sulla riforma dei Comuni.
Il parlamentare autonomista fa riferimento a un confuso e velleitario disegno di legge presentato da un Governo che Roma ha lasciato senza soldi. Un Governo che, non sapendo più come sostenere i Comuni, li vorrebbe accorpare per attuare una manovra geniale: abolire i Comuni con meno di 5 mila abitanti costringendoli ad accorparsi, aumentare le tasse comunali e, contemporaneamente, ridurre i servizi ai cittadini.
Di questo progetto del Governo di Rosario Crocetta, che risente molto del forte sole di Ferragosto, delizieremo domani. Ora possiamo solo anticipare che questiniziativa raffazzonata illustra solo in parte le intenzioni del Governo: cè, infatti, anche la parte nascosta del provvedimento: per esempio, la trasformazione in carta igienica dellarticolo 15 dello Statuto. Ma di questo, come già accennato, parleremo domani.
Stasera lasciamo parlare il capogruppo degli autonomisti Figuccia, che è anche componente della Commissione Affari Istituzionali dell’Ars. Dice il vice capogruppo degli autonomisti a Sala dErcole: “Mentre ancora aspettiamo di vedere in Commissione come il Presidente intende porre rimedio alla frettolosa soppressione delle Province, già si annunciano nuovi frettolosi provvedimenti, che cancellerebbero tantissimi Comuni, accorpati in 15 nuove entità che non risponderanno ai cittadini del proprio operato.
Ma quel che è più grave – prosegue il capogruppo del Partito de siciliani-Mpa – non è tanto l’accorpamento, quanto la sparizione dei Sindaci eletti dal popolo: invece di dare maggior potere di controllo agli elettori si mira a dare maggior potere di decisione al Governo della Regione.
Il Partito dei Siciliani, che del rispetto delle identità locali è portabandiera, non potrà che farsi promotore di una iniziativa dei Sindaci contro questo disastro annunciato, che mortificherà non solo i principi cardine della democrazia, ma sicuramente porterà ancora danni ai servizi ai cittadini.
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