Pronta dall’autunno, collaudata lo scorso febbraio ma ancora chiusa. Parliamo della nuovissima sede della facoltà di Giurisprudenza in via Roccaromana. Sei nuove aule per un totale di 950 posti, più un laboratorio informatico ed una biblioteca su due livelli.
Un progetto atteso da tempo soprattutto dagli studenti, i primi a subire il disagio della mancanza di aule in cui fare lezione. Per ovviare a questo problema, l’Università ha più volte fatto ricorse all’affitto di locali esterni: i cinema. Dove «di sicuro non esiste il problema del posto a sedere, ma non sempre seguire una lezione di Diritto Privato è semplice», lamenta un folto gruppo di studenti che incontriamo davanti al cinema King. «Dovremmo essere dentro, in questo momento c’è lezione. Ma non ne vale la pena, è impossibile seguire al buio», dice Daniele. «Io vorrei prendere appunti, ma non riesco a scrivere, sul foglio vedo solo la mia ombra. Le luci sono troppo basse», risponde Alessandra. «Però si dorme bene, le poltrone sono comode», la incalza un collega, sorridendo. «Forse pensano che siamo gatti e leggiamo bene anche in penombra! Spesso abbiamo due lezioni, se non tre, nello stesso giorno. E seguire quattro, sei ore in queste condizioni diventa impossibile», continua. Sono tutti studenti del primo anno che frequentano regolarmente, seppur con tutti i disagi del fare lezione in locali non sempre idonei.
Eppure quest’anno la diaspora degli studenti di Giurisprudenza sarebbero dovuta finire. «Se per le lezioni del primo semestre abbiamo continuato ad arrangiarci, con l’inizio del secondo ciclo speravamo che aprissero le aule di via Roccaromana, come ci avevano detto i mesi prima», dice Martina, anche lei di primo anno. «Circa un mese fa, proprio per questo, abbiamo raccolto le firme e chiesto l’apertura della nuova sede», racconta Alessandra, al termine di una lezione davanti al cinema King. «Adesso parlano di una prossima apertura entro maggio, peccato che non avremo più lezioni e servirà a poco, almeno per quest’anno», continua Martina.
Dall’Ufficio stampa dell’Ateneo, intanto, confermano che la nuova sede verrà inaugurata entro la fine del mese prossimo. Il tempo necessario alla ditta vincitrice del bando per gli arredi di consegnare il necessario.
Finita, collaudata ma ancora vuota. Sarebbe questo, quindi, il motivo del ritardo. Intanto con una nota stampa l’Università informa che, «dopo anni di lentezza, l’attuale amministrazione ha il merito di avere risolto il problema atavico della carenza di aule per Giurisprudenza. E nelle more di tale consegna, ha stipulato una convenzione con la sede del Piccolo Polo e del cinema King di Catania per consentire lo svolgimento delle lezioni del secondo semestre agli studenti del primo anno».
Una soluzione che all’Università costa «centocinquanta euro per ogni giorno di affitto, fino al primo di giugno», chiarisce Alberto Surrentino, uno dei gestori del King. Stessa cifra, circa, per l’affitto del Piccolo Polo. «L’Ateneo paga in base ai giorni e alle ore in cui utilizza la struttura, messa a disposizione – come da accordo – fino al prossimo 2 giugno», spiega Debora Sapienza, una dei propietari.
Una spesa di certo considerevole. Intanto, dentro al cinema, alcuni studenti resistono e seguono Diritto Privato e Costituzionale come meglio possono. Mentre fuori, tra chi boicotta le lezioni al buio, qualcuno lamenta : «Non si capisce per cosa le paghiamo queste tasse».
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