Si abbatte la scure dell’interdittiva antimafia su Girgenti Acque. Il provvedimento è stato firmato dal prefetto di Agrigento, Dario Caputo, e colpisce la società che gestisce l’erogazione idrica in 27 centri della provincia. Gli effetti immediati della misura disposta dalla prefettura sono la revoca degli affidamenti e il blocco delle gare d’appalto che interessano la società dell’imprenditore Marco Campione, e l’affidamento dei servizi, compreso quello di gestione dei depuratori, a un commissario.
L’interdittiva arriva quasi un anno dopo la notizia dell’inchiesta aprte dalla procura guidata da Luigi Patronaggio nei confronti non solo dei vertici di Girgenti, ma anche di tantissimi esponenti della politica locale e non, accusati di avere favorito, in cambio di benefit di diverso tipo, a partire dalle assunzioni, la società di Campione. Tra i principali indagati ci sono l’ex presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, il padre dell’ex ministro Angelino Alfano, l’allora prefetto Nicola Diomede – successivamente sostituito – e l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. I reati ipotizzati sono quelli di truffa, corruzione, riciclaggio e inquinamento ambientale.
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