«L’appuntamento che da ventidue anni tutti gli italiani si danno all’inizio della bella stagione torna puntuale il 22 e il 23 marzo anche a Catania e provincia». L’annuncio arriva da Antonella Mandalà, capo-delegazione della sezione etnea del Fondo ambiente italiano, nell’incontro di presentazione delle Giornate Fai di Primavera. La kermesse «di promozione del tessuto artistico, culturale e ambientale delle bellezze nostrane» si terrà nel penultimo fine settimana di marzo. Con un contributo libero sarà possibile effettuare oltre 750 visite in tutta Italia, di cui 120 dedicate alla ricerca delle tracce di Ottaviano Augusto, imperatore romano, quest’anno fornisce tema centrale dell’iniziativa.
«Catania sarà protagonista insieme ad Acireale e Mineo», spiega Mandalà. Sarà possibile visitare «beni di interesse culturale di periodi diversi, soprattutto romani – spiega il capodelegazione Fai – accompagnati da ottocento giovani ciceroni provenienti da oltre trenta scuole delle città interessate». L’ex Monastero dei Benedettini, la chiesa di San Nicolò l’Arena, (in piazza Dante domenica non si svolgerà il tradizionale mercatino delle pulci), le biblioteche Civiche Riunite e la biblioteca Ursino Recupero sono le tappe del percorso storico-culturale dalla città di Catania. Ad Acireale sarà possibile fruire dei tesori delle chiese settecentesche di San Domenico, San Biagio e San Giuseppe. Iniziativa collaterale sarà una mostra di disegni curata dagli alunni del liceo artistico Filippo Brunelleschi intitolata Il percorso da piazza San Domenico a piazza San Biagio. «La chicca che ci offrirà in esclusiva e per la prima volta la città acese sarà la possibilità di fare visita al Palazzo Martino Fiorini, ancora abitato dai proprietari, ma – puntualizza Mandalà – in questo singolo caso bisognerà essere soci Fai per entrare». Il tour artistico e ambientale proposto dalla fondazione non finisce qui. Il convento dei padri Cappuccini della città di Mineo, oltre alla visita dei propri ambienti, presenterà anche una esposizione fotografica dal titolo Mineo nel tempo, curata da Mario Luca Testa, letture pubbliche dei testi di Paolo Maura, Luigi Capuana e Giuseppe Bonaviri e un concerto d’organo realizzato dall’associazione corale Urbs Menarum.
Orgoglioso dell’ormai annuale appuntamento targato Fai si è detto anche l’assessore alla cultura del comune di Catania, Orazio Licandro. «L’amministrazione attuale condivide la visione di promozione dell’arte, della storia, della cultura e dell’ambiente proposta dal Fondo ambiente italiano – spiega Licandro -soprattutto perché i cittadini stessi spesso non sono a conoscenza delle bellezze della loro città».
Per essere certi di non perdersi proprio nulla, inoltre, si può scaricare direttamente dalla pagina web dedicata all’evento un’applicazione per smartphone e tablet – sia Apple che Android – che fornisce itinerari con mappe e informazioni sui siti.
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