Giarre, donna morta. Consiglio comunale in ospedale Asp: «La chiusura del pronto soccorso non c’entra»

Un avviso di garanzia sarebbe giunto al medico del reparto di Geriatria dell’ospedale di Giarre reperibile e a due infermieri di turno sabato notte, quando, intorno all’una, è morta una donna di 68 anni. La causa del decesso sarebbe stata arresto cardiocircolatorio, ma per maggiori certezze bisognerà attendere l’esito dell’autopsia che è stata già disposta. Secondo il dirigente dell’Asp, Franco Luca, si tratterebbe di «un atto dovuto per legittimare proprio l’autopsia». E mette le mani avanti: «Quanto successo non ha attinenza con la chiusura del pronto soccorso».

Intanto questa mattina, si è riunito il consiglio comunale, proprio in un locale dell’ospedale San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro. «Quella attuale – ha spiegato Tania Spitaleri, consigliere del Partito democratico – è una situazione inaccettabile, durante la notte del 2 maggio non c’era neppure un medico all’interno dell’intera struttura ospedaliera. Per questa ragione chiediamo a gran voce che da adesso non venga più tagliato nessun servizio, personale e apparecchiatura. Domani ci incontreremo al Comune con il dirigente Asp Franco Luca, che mi ha annunciato la costituzione di una commissione, di cui chiederemo di far parte, il cui compito sarà quello di monitorare la corretta attuazione dell’ultimo decreto dell’assessore regionale alla Salute che ha disposto la rifunzionalizzazione dell’ospedale».

In base all’ultimo decreto emanato dall’assessorato guidato da Lucia Borsellino a gennaio, l’ospedale di Giarre dovrebbe garantire un Punto di primo intervento medico, un Punto di primo intervento pediatrico, la Guardia medica e una postazione ambulanza del 118 medicalizzata, con un medico specializzato in emergenza e rianimazione. 

Il dirigente Asp spiega di cosa si occuperà questa nuova commissione: «Ho voluto la costituzione di questa commissione, che da me stesso sarà presieduta, per monitorare l’attuazione di quanto già deciso per Giarre. Ciò che è successo nella notte del 2 maggio non ha attinenza con la chiusura del pronto soccorso, se ci sono state delle responsabilità di tipo professionale questo sarà l’autopsia a dirlo, assieme all’esame della cartella clinica. Per adesso ogni valutazione mi sembra prematura». Luca torna poi a parlare della commissione in fase di costituzione: «Sarà con ogni probabilità composta da Filippo Spampinato, Marina Ienna, Francesca Papa e Salvatore Scala. Con piacere accoglieremo i rappresentanti del Comune, il nostro obiettivo è quello di garantire ai cittadini un servizio che possa essere il più funzionale possibile per i cittadini». 

Dario Calderone

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