Si è conclusa la protesta di Stefano Bonnici, l’uomo che si era barricato all’interno del Giardino Popolare Occupato di via Idria a Catania, chiuso mercoledì dalle forza dell’ordine. Ma la mobilitazione degl ex occupanti dell’Experia continua.
I ragazzi dell’ex centro sociale occupato di via Plebiscito hanno cambiato il catenaccio che chiudeva l’ingresso al giardino e ieri sera, intorno alle 20, si sono riuniti insieme agli abitanti del quartiere in via Idria, per discutere della situazione e delle prossime possibili iniziative di protesta.
Stefano Bonnici, che abita in una delle case col balcone che dà sul giardino, si era asserragliato all’interno del cortile, e non voleva andarsene da là: “Tra il mio terrazzino e questo posto c’è solo un muretto pericolante”, ha detto. “Questo posto fino a qualche tempo fa era una palude. Topi e insetti arrivavano fino a casa mia, e non potevo lasciare le porte e le finestre chiuse anche d’estate. Ho chiesto a tante persone di aiutarmi a bonificare l’area, ma gli unici che l’hanno fatto sono stati i militanti del centro popolare di via Plebiscito”.
A documentare lo stato di abbandono in cui versava lo spazio di via Idria ci sarebbero delle fotografie, scattate dai giovani subito prima di cominciare i lavori di sistemazione del terreno. “Questo è un quartiere nelle mani di nessuno, e non è giusto che delle case rovinate che stanno qua attorno non ci possiamo occupare noi che ci viviamo accanto”, si sfoga Bonnici che punta il dito contro le istituzioni: “L’Experia l’hanno sgomberato, questo giardino l’hanno chiuso: cosa vogliono lasciarci? Non abbiamo niente, e niente continuiamo ad avere. Nessuno, poi, pensa ai bambini. Chi si occupava del CPO e fino a ieri si occupava del GPO li teneva lontano dalla strada. E le istituzioni ce li rimettono dentro”.
La denucia dopo la quale il GPO è stato sgomberato e chiuso, sarebbe partita dalla Curia, che rivendica la proprietà del giardino perché adiacente ad una piccola chiesa in stato di abbandono, sulla base di un contenzioso con il Comune di Catania. Intorno alle 14 di ieri, un gruppo di ex occupanti ha incontrato un portavoce della Curia che non si è presentato e aveva minacciato di chiamare la polizia se Bonnici non fosse immediatamente uscito dall’ex cortile occupato.
Un gruppo di ex occupanti e di abitanti del quartiere si erano riuniti in presidio davanti all’ingresso di via Idria: “Ci hanno detto di abbandonare il giardino perché inagibile e stare qui è pericoloso” denuncia Luigi Marino, “ma queste sono motivazioni pretestuose. Noi abbiamo messo l’area in sicurezza e abbiamo sigillato le zone pericolanti”. E conclude: “Perché, se l’area è di sua proprietà, la Curia non si è mai occupata di bonificarla e restituirla al quartiere?”.
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