Si terranno venerdì alle nove a Palermo i funerali laici del cooperante rapito il 19 gennaio del 2012 e rimasto ucciso da un drone americano, lo scorso gennaio, al confine tra Pakistan e Afghanistan.
I resti, rientrati in Italia lo scorso 20 agosto, dovrebbero arrivare da Roma a Palermo nella serata di domani o al massimo venerdì. Per l’ultimo saluto a Giancarlo – è così che lo chiamano i suoi amici e la sua famiglia – è stata organizzata una cerimonia pubblica nel Noviziato dei Crociferi in via Torremuzza, a Palermo, dove saranno proiettate alcuni video ed esposte delle immagini in ricordo del cooperante palermitano. Al termine della cerimonia la salma sarà trasferita nell’abitazione della madre Giusi Felice in via Pecori Giraldi, mentre sabato sarà trasferita nel cimitero dei Rotoli.
Il comune di Palermo si è fatto carico delle spese di trasporto e con un’ordinanza speciale ha assegnato un loculo. «Abbiamo concordato con la famiglia le modalità di rientro della salma di Giovanni – ha detto l’assessore comunale alla Partecipazione Giusto Catania -. Ci avevano chiesto di mettere a disposizione uno spazio pubblico per ricordarlo con una cerimonia laica. La famiglia ci ha chiesto ancora una volta di cremare la salma. Se la Procura di Roma lo autorizzerà, non ci saranno problemi. Abbiamo grande rispetto per il dolore della famiglia Lo Porto e comprendiamo che in queste circostanze si possano ingenerare incomprensioni – ha aggiunto Catania, riferendosi alla polemica di ieri con uno dei fratelli del cooperante».
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