Gesap, si dimette l’amministratore delegato?

Dimissioni in vista per l’amministratore delegato della Gesap? L’indiscrezione circola da ieri sera, una burrascosa riunione del consigli di amministrazione della società che gestisce i servizi a terra presso l’aeroporto ‘Falcone-Borsellino’ di Palermo.

Sembra che Dario Colombo, amministratore delegato della società, avrebbe chiesto conto e ragione delle ultime notizie venute fuori sui giornali. Il riferimento è al ‘caso’ Gennarino, ovvero Gennaro Carcassa, dipendente di Gh (società controllata interamente dalla Gesap), promosso e trasferito altrove nel 2008 con le mansioni di responsabile degli scali di tutto il Sud Italia. Dipendente che Gh ha continuato a pagare fino alla scorsa estate al costo di 200 mila euro circa più i contributi. Vicenda non certo secondaria, dal momento che Gh, per ‘risparmiare’, vorrebbe adesso mettere in Cassa integrazione 25 dipendenti.

Tra le proteste, ovviamente, di quelle organizzazioni sindacali serie che non sono disposte a tollerare che un’azienda pubblica (perché Gesap e Gh sono due aziende a capitale pubblico) scarichi sui dipendenti i costi degli errori commessi (e forse non soltanto di errori si tratta) dagli stessi amministratori.

Ricordiamo che Gesap presenta un deficit pari a circa 3 milioni di euro. Mentre il deficit di Gh ammonta a circa un milione e mezzo di euro.

Gesap, come già ricordato, è una società nella quale il capitale è sottoscritto quasi del tutto interamente da soggetti pubblici. Il maggiore azionista è la Provincia di Palermo con il 41 per cento circa delle azioni. Segue il Comune di Palermo con il 31 per cento circa. Quindi la Camera di Commercio di Palermo con il 22 per cento circa delle azioni. Il Comune di Cinisi con il 3,41 per cento circa. Mentre in restante 2,5 per cento circa del capitale azionario se lo dividono altro soggetti pubblici e privati.

Quella della Gesap è una vicenda molto tormentata. Con un’anomalia: gli amministratori i ‘guerra’ con i soci (cioè con la Provincia e con il Comune di Palermo, con la Camera di Commercio, sempre di Palermo, e con il Comune di Cinisi). In pratica, chi ‘caccia’ i soldi ha a che vedere con amministratori che fanno il bello e il cattivo tempo rifiutandosi di seguire le direttive dei soci..

Non tutti gli amministratori, a dir la verità, sono in rotta di collisione con i soci. Gli amministratori della Provincia di Palermo, ad esempio, seguono le indicazioni dei soci. Ma sono in minoranza, perché i due consiglieri di amministrazione del Comune di Palermo (messi lì dall’ex Sindaco, Diego Cammarata) e il consigliere di amministrazione nominato dalla Camera di Commercio, Roberto Helg – tre contro due – amministrano non seguendo le indicazioni dei soci.

Un consigliere nominato dalla Provincia di Palermo, Mimmo Di Carlo, si è già dimesso, in polemica con i tre amministratori che oggi ‘comandano’. Adesso – stando a indiscrezioni – starebbe per dimettersi anche il già citato Dario Colombo, amministratore delegato della società, nominato sempre dalla Provincia.

Ieri sera, nel corso di una seduta di consiglio di amministrazione piuttosto ‘nervosa’, Colombo avrebbe chiesto ai tre consiglieri ‘ribelli’ conto e ragione di tante storie che circolano ormai da settimane sulla Gesap: lo strapotere del direttore generale, Carmelo Scelta, il deficit delle due società – Gesap e Gh – è lo ‘strano’ caso di Gennarino, promosso altrove ma pagato a Palermo.

Ieri, stando sempre alle solite indiscrezioni, il consiglio di amministrazione ha tentato di nominare il consigliere mancante (il già citato Di Carlo) con una procedura anomala e insolita e comunque non applicabile in una società a capitale interamente pubblico.

Sempre ieri le maestranze Gh Palermo, appresa la notizia del ‘caso’ Gennarino, sono state sul punto di bloccare lo scalo di Palermo per protesta.

 

Redazione

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