Gela, i ‘pacchi’ di Crocetta: il pontile sbarcatoio fa acqua…

 

NON CI VUOLE UN ESPERTO PER CAPIRE CHE UN PO’ DI CALCESTRZZUO A MARE NON BASTA PER CREARE UN ATTRACCO PER ALISCAFI LUNGHI 300 METRI CHE TRASPORTANO CENTINAIA DI PASSEGGERI

Gela – Nel Giugno del 2013 vennero annunciati i lavori per la ristrutturazione del pontile sbarcatoio, prima opera di cemento armato della Città, progettato nel 1909 e costruito nel 1915.

Il Presidente della Regione Rosario Crocetta diede impulso a questo progetto e tramite fondi privati trovò 80 mila euro (forse 100 mila) per ristrutturare il pontile. Il Sindaco di Gela Angelo Fasulo e lo stesso Crocetta garantirono all’opinione pubblica che il pontile sarebbe stato protagonista di un piano economico, i collegamenti passeggeri tra Gela e Malta.

Subito dopo a Luglio 2013 venne chiarito che i collegamenti sarebbero stati solo sperimentali e venne aggiunta una nuova meta, non solo Malta ma anche Lampedusa. Nel Settembre avvenne l’inaugurazione con Presidente in prima fila del pontile. Peccato che l’inaugurazione avvenne con un Pontile non fruibile al pubblico, ma quella occasione fu proficua per rivelare il nome dell’operatore delle tratte Gela-Malta e Gela-Lampedusa, cioè Ustica Lines.

Dopo pochi giorni un ulteriore “chiarimento” l’uso del pontile per tratte marittime veniva qualificato come “probabile” e la ristrutturazione del ponte veniva qualificata “come opera di consolidamento” e non più restauro.

Inutile lamentarsi, l’importante si diceva era aver recuperato un pezzo di storia della Città del Golfo, protagonista dello sbarco in Sicilia e della marineria gelese. Peccato che ad oggi, il Pontile non è ancora aperto al pubblico eppure i lavori sembrano fermi e si diffondono voci sull’inconsistenza dei lavori di restauro.

La truffa delle parole era già iniziata a formarsi, “verrà” era già diventato “potrà” e il “restauro” era già “consolidamento e conservazione”. Così si creava un’altra operazione di maquillage politico comunicativo, buona per illudire gli elettori a tempo di elezioni .

Tìmeo Crocetta et dona ferentis

Gela, le promesse ‘marinare’ di Crocetta sull’acqua e l’ombra dell’Eni sul Comune

Redazione

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