MA COSI’ FACENDO, SENZA CREARE ALTERNATIVE, STA ARRECANDO ENORMI DANNI ALL’ECONOMIA DELLA CITTA’ GIA’ ASFITTICA
L’Amministrazione di Leoluca Orlando del Comune di Palermo ha deciso di recuperare decoro alla città eliminando i gazebo dalle strade. Bene, se questo è un disegno vero, teso a recuperare vivibilità e rispetto della cittadinanza. Va ricordato a proposito che i gazebo sono stati un’invenzione dello stesso Sindaco al tempo del suo terzo precedente mandato, con la motivazione che queste forme di utilizzazione del territorio urbano rappresentavano una innovazione e contribuivano a dare una connotazione europea alla Città. Cosa che poteva andare bene per le zone pedonali.
Purtroppo, però, quell’innovazione non è stata accompagnata da una regolamentazione all’altezza e la proliferazione – in gran parte abusiva – ha finito con un’esplosione di gazebo in ogni sede stradale, anche laddove l’ampiezza delle carreggiate avrebbe consigliato di evitarne l’impianto.
Ovvero, mini esercizi pubblici di dieci metri quadri, o anche meno, avviavano la loro attività occupando marciapiede antistante il locale e la parte destinata a parcheggio-auto della sede stradale. Per non parlare, poi, di chi la sede stradale addirittura la transenna (vedi a questo proposito quanto avviene in via Camillo Finocchiaro Aprile, alias, per i palermitani doc, corso Olivuzza, dove la circostanza odora di mentalità mafiosa lontano un miglio.
Coerenza a parte, vediamolo un po’ più da vicino questo nuovo orientamento dell’Amministrazione comunale. Intanto vogliamo capire perché non si riesce a portare in Consiglio comunale una bozza di regolamento, ancorché, pare, ne siano in circolazione addirittura due, che, come la guerra delle due rose, non riescono a trovare sintesi in una discussione pubblica a palazzo delle Aquile.
Qual è la materia del contendere che non riesce a ricomporsi in un unico indirizzo? Queste bozze di regolamento prevedono la diversificazione dell’uso del suolo pubblico nelle ore antimeridiane e in quelle serali? Piuttosto che i gazebo queste nuove regole prevedono la soluzione ‘dehors’? E così via.
Quello che ci permettiamo di suggerire al Sindaco è di provare ad avere una visione di prospettiva prima di dichiarare guerra ai gestori di pubblici esercizi e di consentire loro di orientare le loro strutture a nuove disposizioni che devono essere chiare e precise, onde prevenire ed evitare abusivismi di qualsiasi genere. Nonché rimuovere ogni transennamento abusivo della sede stradale di grandi vie di traffico urbano.
Infatti, scoraggiare le attività commerciali, anche quelle più modeste, è gravemente nocivo all’economia cittadina, laddove molte di queste attività nascono in assenza di alternative di lavoro realmente praticabili.
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