DA DOMANI IL CESSATE IL FUOCO. FORSE..
La strage continua. Sono centinaia i civili morti sotto i bomardamenti israeliani a Gaza. Tra questi, molti sono bambini. Stamattina altri quattro. Giocavano su una spiaggia, sono rimasti uccisi nel corso di un raid. Avevano fra i 9 e gli 11 anni. Strazianti le immagini diffuse dalle televisioni che hanno mostrato il dolore delle mamme accorse sulla spiaggia nella speranza di potere riabbracciare i figli. Ma per loro non c’era più nulla da fare.
Israele e Hamas hanno accettato la proposta dell’Onu per una tregua umanitaria di cinque ore a partire da oggi alle 10 ora locale (le 9 in Italia). Ma servirà a poco se non si ariverà ad un cessate il fuoco definitivo. Proprio mentre scriviamo, le agenzie battono la notizia secondo cui si sarebbe raggunto un accordo per deporre le armi da domani. Vedremo.
Intanto resta il fatto che lo stato ebraico minaccia l’invasione proprio quando un vertice a Il Cairo tra Al Sisi-Abu Mazen cerca una strategia per spingere Hamas a cedere.
Il leader palestinese vuole “centrare l’obiettivo e scongiurare un’invasione di terra che l’esercito israeliano ritiene oramai ‘probabile’ – scrive Maurizio Molinari su LA STAMPA -. I portavoci di Hamas formalizzano da Gaza il rifiuto della bozza di tregua proposta dal Cairo ma Abu Mazen e’ convinto di poter aiutare il presidente Abdel-Fattah Al Sisi a superare l’ostacolo. Il motivo, spiegano fonti palestinesi a Ramallah, e’ che ‘Hamas ha rifiutato la tregua egiziana perche’ non le garantiva risultati, limitandosi alla cessazione del fuoco’.
Abu Mazen invece, nell’incontro che avra’ oggi con Al Sisi, proporra’ di ‘concedere subito’ a Hamas la riapertura del valico di Rafah, da cui dipendono gli scambi commerciali di Gaza con il resto del mondo.
Il presidente palestinese e’ convinto di poter garantire a Hamas anche un ‘secondo risultato’ ovvero l’arrivo dei fondi necessari per pagare gli stipendi ai 40 mila dipendenti dell’amministrazione di Gaza: non dalle casse di Ramallah ma grazie a donazioni del Qatar. Gli sceicchi di Doha sono disposti a versare i milioni di dollari necessari ma, anche qui, Abu Mazen chiedera’ ad Al-Sisi di fare un passo in avanti ovvero consentire alle valige di contanti in arrivo dal Golfo di transitare per Rafah”.
“In questa maniera – spiega l’articolo del quotidiano torinese – Hamas incasserebbe due risultati concreti e resterebbe poi a Israele affrontare la terza richiesta ovvero liberare 56 militanti che erano stati rilasciati in cambio dell’ostaggio Gilad Shalit ma che poi sono stati riarrestati in Cisgiordania.
L’iniziativa di Abu Mazen ha alle spalle il sostegno del Segretario di Stato John Kerry e nasce dalla volonta’ di impedire l’attacco di terra israeliano che, come un alto funzionario della Difesa dichiara,’potrebbe avvenire nei prossimi 2-3 giorni’ dando inizio a ‘un’operazione destinata a durare mesi al fine di smilitarizzare Gaza’.
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