Non è certo un periodo fortunato per l’ANFE. Dopo la lettera di licenziamento a tutti gli impiegati dell’ente, arriva anche la rapina nella sede di via Sacra Famiglia a Palermo.
Intorno alle 8,00 di questa mattina, un giovane ragazzo, di 23 anni circa, si è addentarto nei locali dell’ANFE fingendosi uno degli alunni. Approfittando dell’assenza degli studenti di un corso, ha smontato due unità centrali con relativi monitor, per poi portarli a mano nella sua macchina. Un sistema poco conveniente per il ladro, che lo ha portato ad entrare ed uscire più volte dalla sede. Un andirivieni che ha insospettito due degli impiegati della sede, che usciti in strada si accorgono del ladro in fuga con il bottino in bella vista. Una volta raggiunto, il ragazzo ha appoggiato il materiale rubato, senza nemmeno tentare la fuga. Interrogato, ha detto di essere un addetto tecnico. Gli impiegati hanno subito chiamato la Polizia, che intervenuta sul posto, ha ammanettato il giovane ladro e restituito le unità centrali ed i monitor al direttore dell’ente.
Il modus operandi del ladro fa desumere che non si tratti di un ladro di professione. Si presume che, essendo gli studenti del corso impegnati in attività esterna di stage, il ragazzo abbia notato la classe vuota e che per questo sia stato indotto a tentare una rapinaben poco riuscita.
Un professore presente al fatto, che si è occupato di rinstallare le unità nella classe cui appartengono: ” Il ragazzo tremava, si vede che non è un ladro vero e proprio, altrimenti sarebbe scappato, invece è rimasto a parlare con noi credendo d’ingannarci”.
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