LO STABILE DI PALERMO SEMBRAVA RIPRENDERSI POCO A POCO CON UNA STAGIONE IN CORSO CONVINCENTE E GLI ABBONATI PIU’ CHE RADDOPPIATI. MA CI SONO DIVERGENZE TRA UNA PARTE DEI LAVORATORI E LA DIREZIONE: PROCLAMATO LO STATO D’AGITAZIONE. LA CGIL SI DISSOCIA
di Gabriele Bonafede
Un teatro Stabile, quello di Palermo, che era moribondo la scorsa estate è riuscito a raddoppiare i propri abbonati, a proporre una stagione finora di successo e a rimanere in vita. Il cielo sopra Via Roma a Palermo non è comunque sereno. Tuttaltro. Con il bilancio regionale non ancora approvato e bersaglio di dolorose sforbiciate, con la Provincia che non si sa cosa sarà essa stessa e con il Comune di Palermo tuttavia in cattive acque dal punto di vista finanziario, il cielo rimane nero. Regione, Provincia e Comune sono infatti gli enti finanziatori, oltre alla vendita degli spettacoli che però coprono ben poco del bilancio.
Se oggi il Teatro Biondo non è più moribondo, almeno dal punto di vista culturale, è ancora ben infilzato dalle flebo di bilanci tutti da scoprire per lanno corrente e il prossimo.
In questo contesto arriva pure il fulmine, non a ciel sereno, semmai a ciel nero: una buona metà dei 48 dipendenti, nonostante la bufera per lincertezza dei fondi, sciopereranno per due giorni. Sono gli iscritti ai sindacati Cisl, Uil e Ugl, che vogliono chiarimenti su una serie di decisioni della direzione. Questi vanno dalle comunicazioni sui consulenti, alla struttura amministrativa, a una serie di differenze di vedute nellapplicazione dei contratti, al pagamento degli straordinari, ai criteri organizzativi della scuola di teatro, e altro.
Il fronte sindacale nel microcosmo particolare del Teatro Bondo di Palermo non è però unito. Infatti, la Cgil si dissocia dallo sciopero con il seguente comunicato:
LSlc Cgil prende le distanze dallo sciopero di due giorni proclamato da Fistel-Cisl, Uilcom Uil e Ugl, e vuole portare avanti un tavolo di trattativa, già avviato con la direzione, che disegni i percorsi artistici e prospettive concrete, occupazionali e salariali, per i lavoratori del Teatro Biondo. “
“Dopo lo sfascio che la vecchia dirigenza aveva causato – prosegue il comunicato Slc Cgil – e dopo linsediamento del nuovo direttore che ha in pochissimi mesi triplicato gli abbonati, riportato Emma Dante a Palermo, ricostruito un percorso di eccellenza artistica e dato segni importantissimi di garanzia occupazionale per il futuro dei lavoratori del Teatro Biondo, già in profonda crisi, lSlc Cgil vuole continuare a stare nel merito della discussione e non intraprendere strade rischiose che certamente in un momento così critico per la Regione metterebbero in discussione lesistenza stessa del Teatro – dichiara Maurizio Rosso, segretario generale Slc Cgil di Palermo – Vogliamo continuare a confrontarci con questa nuova direzione nella più totale chiarezza e trasparenza di intenti, cosa che fino a oggi si è verificata. Vogliamo che al centro di un momento così difficile ci sia la certezza, attraverso un tavolo, di coniugare la continuità della stagione che ha da poco rivisto i palermitani riempire il Teatro e la sicurezza del futuro dei lavoratori.
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