Fuga di gas a Cinisi, famiglia intossicata Ci sono anche una donna incinta e due bimbi

Li hanno trovati a terra svenuti. Tragedia sfiorata a Cinisi, nel Palermitano, dove un intero nucleo familiare ha rischiato la vita dopo aver respirato del monossido di carbonio sprigionato da una caldaia mal funzionante. Padre, madre e due bambini di 5 e 8 anni sono stati trovati dai soccorritori privi di sensi nella loro abitazione in via Casimiro Abbate, 18/a. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, fornita dai carabinieri della compagnia di Carini e della stazione di Cinisi, che indagano sulla vicenda, solo l’intervento di un parente ha impedito che il dramma si consumasse. 

Preoccupato di non riuscire a mettersi in contatto con loro, con il telefono che squillava a vuoto, il familiare ha deciso di recarsi sul posto. Una volta giunto nella villetta, però, ha capito subito che qualcosa non andava, così è entrato e si è trovato davanti la terribile scena. L’interno nucleo familiare, Marco Randazzo, 31 anni, autotrasportatore, la moglie, Dayana Mortillaro, 28 anni, al settimo mese di gravidanza, e i due bimbi erano riversi a terra immobili. Dopo aver prestato i primi soccorsi ha chiamato aiuto. Sul posto sono giunti i carabinieri, personale del 118 e i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’impianto: una caldaia a muro da cui si sono sprigionati i gas di monossido di carbonio. 

Per la donna è stato necessario l’immediato intervento dell’elisoccorso e il trasporto d’urgenza al Civico di Palermo, dove si trova ricoverata in rianimazione. Il marito e i due bimbi sono stati condotti in ambulanza all’ospedale di Partinico. Non si trovano in pericolo di vita. Sono in corso indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.