SECONDO I PARLAMENTARI DELL’ARS, CHE A GENNAIO SCORSO HANNO ANCHE PRESENTATO UNA MOZIONE, I PREZZI, IN SICILIA, RISULTANO NOTEVOLMENTE SUPERIORI A QUELLI DI MERCATO
Il Movimento 5 stelle torna alla carica per la sospensione del prezzario della Regione siciliana, relativamente al capitolo del settore fotovoltaico. I deputati del gruppo parlamentare allArs chiedono al nuovo assessore delle Infrastrutture e della mobilità, Domenico Torrisi, di fermare uno strumento che risulta nettamente fuori mercato, come dimostra uno studio del Cetri-Tires.
Nei mesi scorsi il Cetri – afferma la deputata Angela Foti – ha condotto uno studio attraverso il quale dimostrava che i prezzi contenuti nel capitolo 24.4 (fotovoltaico) risultavano notevolmente superiori a quelli del mercato. In particolare, lo studio evidenziava come per due impianti, uno da 2,76 kW e uno da 9,66 kW, il prezzo calcolato applicando i prezzi contenuti nel prezzario regionale risultava, rispettivamente, del 324% e del 389% in più, rispetto a quelli ottenuti applicando i prezzi di mercato.
Lo studio condotto dal Cetri era diventato anche oggetto di una mozione, prima firmataria Valentina Palmeri, presentata allArs a gennaio scorso per impegnare il Governo ad intraprendere con urgenza iniziative concrete al fine di modificare il prezzario unico regionale per quanto concerne il settore del fotovoltaico, allineandolo ai prezzi reperibili sul mercato.
Ad una prima analisi – sostiene Valentina Palmeri – sarà chiaro per il neo assessore che questa tipologia di prodotti ha subito notevoli riduzioni di costo e che è opportuno ed urgente sospendere lapplicazione del capitolo 24.4 del prezzario vigente, nelle more dellaggiornamento dello stesso ai sensi dellart. 10 della LR 12/2011. Per aggiornare il prezzario, infatti, bisogna costituire una commissione e modificare la legge, il che richiede tempo.
Secondo i deputati Cinquestelle, sarebbe opportuno che la Regione predisponesse urgentemente una bozza di decreto di sospensione del capitolo ‘incriminato’, nelle more dellaggiornamento del prezzario, con divieto agli enti locali di applicare i prezzi contenuti nel capitolo contestato fino al suo aggiornamento.
Attendiamo – affermano i parlamentari – lemanazione del decreto assessoriale di sospensione e quindi laggiornamento del prezzario. Speriamo che i tempi non siano biblici.
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