I PUNTI PROGRAMMATICI DELLA RIFORMA NORMATIVA E AMMINISTRATIVA DEL SINDACATO GUIDATO IN SICILIA DA UN ESPERTO DEL SETTORE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
S’infiamma il confronto sulla riforma del settore della Formazione professionale tra i lavoratori. Le organizzazioni sindacali confederali e autonome affilano le armi, fatte di idee, proposte e contenuti, in attesa dell’apertura del dibattito con Governo e amministrazione regionale sulla riscrittura delle regole necessarie alla riorganizzazione del settore.
Nei giorni scorsi abbiamo ospitato i contenuti del documento programmatico di altri soggetti sindacali affacciatisi da poco nel settore ma in possesso di interessanti proposte operative per salvaguardare il servizio ed i livelli occupazionali nel settore della Formazione professionale.
Pubblichiamo di seguito il documento programmatico dell’Uslal
L’Unione siciliana libere associazioni del Lavoro (Uslal) punta l’azione sindacale sul ripristino della Legge regionale n.24 del 6 marzo 1976.
“Serve il governo unico del personale della Formazione professionale dentro l’agenzia unica regionale – ha dichiarato Antonino Spallino, segretario generale della federazione Scuola e Formazione professionale del citato sindacato – ed il pagamento delle retribuzioni in favore dei lavoratori auspichiamo che venga effettuato attraverso gli uffici periferici dell’amministrazione regionale. Abbiamo chiesto l’apertura del confronto con il Governo regionale – ha aggiunto – per individuazione del nuovo assetto normativo divenuto indifferibile”.
Di seguito il l documento programmatico dell’Uslal sintetizzato per punti .
I punti oggetto della legge di riforma tesa a garantire ai giovani siciliani il diritto alla formazione professionale.
– Governo unico delle risorse comunitarie,statali e regionali a qualsiasi titolo destinati alla formazione professionale
– Costituzione dell’agenzia unica regionale del personale della Formazione professionale
– Governo unico del personale dentro l’agenzia
– Pagamento delle spettanze agli operatori per il tramite degli uffici periferici dell’assessorato regionale al Lavoro
– Piani formativi strettamente collegati ai piani di sviluppo della regione
– Prevedere che le attività formative abbiano inizio contestualmente a quelle scolastiche
– Prepensionamenti ed uscite incentivate
– Attribuzione delle competenze degli Sportelli multifunzionali e degli interventi ad un unico assessorato regionale evitando la frammentazione del livello decisionale
Le proposte Uslal per l’integrazione e la variazione di disposizioni amministrative.
– Definizione dell’organico del personale degli Enti in base al volume dell’attività con riguardo delle previsioni del Contratto collettivo di lavoro (Ccnl) di categoria
– Divieto per gli enti di ricorrere ad esternalizzare servizi come ad esempio manutenzioni, pulizie, consulenze, elaborazione e predisposizione buste paga, etc.
– Per l’eventuale personale in esubero si applicano le attuali normative di legge e contrattuali esistenti.
– Divieto per i presidenti degli Enti, amministratori delegati o unici di Enti , rappresentanti legali di rivestire la doppia figura di datore di lavoro e lavoratore.
– Differenziazione dei parametri di finanziamento per settori di intervento
– Differenziare le voci di spesa, all’interno del parametro di finanziamento, avendo riguardo al personale, alla gestione ed agli allievi, stabilendo le percentuali d’incidenza per ciascun centro di spesa.
Una piattaforma di contenuti e idee sulla quale i lavoratori potranno misurarsi e dibattere, confrontandola con gli altri programmi redatti da altre organizzazioni sindacali.
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