Formazione professionale, sito in tilt nel click day Utenti arrabbiati, la Regione: «Stiamo rimediando»

Altro giro, altra corsa. Il click day, per la Regione Siciliana, continua ad essere un incubo pieno di incognite. Al via da questa mattina alle 12 (e fino al prossimo 21 giugno, sempre alle 12) la possibilità per gli interessati di effettuare le preiscrizioni online al sito catalogo.siciliafse1420.it per accedere alla nuova formazione online targata Nello Musumeci e Roberto Lagalla. Ma ecco che, come nel peggiore degli incubi dell’era Crocetta, a molti questa mattina è successo di restare intrappolati sul sito senza riuscire a ultimare l’iscrizione per via di numerosi rallentamenti al server.

Troppi utenti, troppe domande da caricare, con la fretta di riuscire a completare l’iscrizione prima degli altri e garantirsi un posto nella nuova formazione professionale dell’Isola. E i sistemi, anche questa volta, sono andati in tilt.

«Il problema – racconta un aspirante corsista a Meridionews – è che le risorse messe a disposizione per il catalogo dell’offerta formativa sono comunque limitate. Per cui, di fatto, chi prima arriva, bene alloggia. Questi disservizi sul sito rischiano di tagliare fuori gente che invece a mezzogiorno era seduta davanti al proprio computer».

Le risorse stanziate per il catalogo dell’offerta formativa al momento ammontano a 125 milioni di euro, per cui il rischio concreto è che chi questa mattina ha avuto difficoltà d’accesso al server possa restare fuori dalla partita. Il sistema, intanto, pur con estrema lentezza, è tornato a funzionare e anche dall’assessorato confermano che le prime iscrizioni sono giunte a destinazione. 

Dall’ufficio stampa dell’assessore alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, confermano inoltre che i tecnici sono all’opera proprio in queste ore per ampliare la piattaforma ed evitare ulteriori disagi. Fermo restando che, forse, dopo il flop dei passati click day, la Regione avrebbe potuto prevedere in anticipo il grande traffico che si sarebbe creato sulla piattaforma all’apertura dei cancelli digitali.

Miriam Di Peri

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