Formazione/ Oliveri (Assofor): “Il Governo faccia in fretta, il rodaggio è finito”

A rischio il diritto allo studio di minori in obbligo scolastico, il diritto di disoccupati e giovani a ottenere una competenza professionale e dell’utenza all’orientamento sul mercato del lavoro.

Rendicontazione, programmazione, concertazione e tenuta del sistema. Sono i temi al centro della posizione ufficiale, richiamata in un comunicato pervenuto in redazione ed assunta da Assofor, Associazione datoriale che associa circa sessanta enti di formazione professionale accreditati presso la Regione siciliana.

Partiamo dalla premessa che il settore della Formazione professionale, non ci stancheremo mai di raccontarlo dalle pagine del nostro giornale, attraversa un momento difficilissimo, forse il più nero dal 1976 ad oggi, dovuto alla necessità di interventi capaci di definire le questioni ancora aperte. Un energico processo decisionale a livello politico e concertativo che possa, con immediatezza e efficacia, rispondere al crescente senso di smarrimento e alla forte tensione che vivono gli operatori del settore.

Nella nota citata, Assofor, per il tramite del presidente, Antonio Oliveri, esprime la propria posizione ufficiale sulle criticità delle tre filiere del sistema formativo: Interventi formativi (corsi di formazione), Servizi Formativi (Sportelli multifunzionali) e Oif (obbligo formativo per i minori). In linea con quanto espresso dalle altre associazioni datoriali di settore, e per rispondere alla disinformazione registratasi nell’ultimo periodo a danno del settore, Assofor ha ritenuto doveroso portare a conoscenza dell’opinione pubblica uno stato di cose non più sostenibile, né socialmente, né economicamente.

Il ragionamento dell’associazione parte dalla considerazione che il Governo regionale ha soltanto parzialmente rispettato, a tutt’oggi, gli impegni assunti attraverso l’Accordo del 7 giugno 2013 sottoscritto con le Parti sociali. Soprattutto con riferimento a quella parte dell’intesa che avrebbe dovuto portare, entro il predetto mese, alla erogazione di tutte le anticipazioni in arretrato sia per la Formazione superiore (Prof poi Avviso 20/2011), sia per l’Obbligo formativo (Oif) e per i Servizi formativi (Sportelli multifunzionali).

Ritardi su ritardi che stanno determinando l’imminente incapacità degli Enti di corrispondere quanto dovuto al personale, agli allievi e ai fornitori.

“Il Governo regionale ha comunicato, il 6 Agosto, all’Assemblea regionale siciliana (Ars) di avere adibito un rilevantissimo numero di funzionari incaricati di portare a termine le procedure di erogazione – ci dice Oliveri – ma non serve conoscere la cifra resa nota. Sarebbe più credibile, al punto in cui siamo, rendere di dominio pubblico, per ciascuna delle tre filiere, i nomi e cognomi di questi funzionari, se e per quali ragioni in questi mesi vi sono state significative disfunzioni nell’erogazione del servizio, quando questo lavoro verrà terminato”.

Anche perché, nonostante i proclami e le dichiarazioni ad effetto lanciate nelle scorse settimane, le procedure burocratiche non sono ancora state semplificate. Proprio sull’appesantimento delle procedure amministrative che Assofor punta il dito.

“Da più parti si racconta della impossibilità, da luglio, di mettersi in contatto con chi opera presso i nuovi locali dell’Assessorato per l’Istruzione e la Formazione professionale perché le linee non sarebbero state attivate – precisa il presidente Assofor – delle difficoltà logistiche, di corridoi e stanze ingombrati da pratiche e scatoli di cartone, insomma, di una situazione caotica e di luoghi di lavoro non ancora efficienti. Vorremmo sapere se si è ritornati alla normalità”.

Oliveri poi affronta lo spinoso nodo delle rendicontazioni. E lo stesso a ricordare che, per ben cinque annualità nell’Obbligo Formativo (Oif dal 2007-08, praticamente dall’inizio), tre nella Formazione superiore (Prof e Avviso 20) e altrettante negli Interventi Formativi (Sportelli multifunzionali), non si è concluso l’iter lungo e tortuoso di Rendicontazione. Sembrerà paradossale ma tanti anni non sono bastati a regolamentare e snellire le procedure, semmai il contrario. Procedure che, ci ricorda il presidente Assofor avrebbero dovuto portare:

1. allo svincolo delle polizze fideiussorie, per le quali gli enti continuano – da allora – a corrispondere ancora “a proprie spese” rinnovi “non più imputabili” nei progetti;

2. alla erogazione del saldo, per un importo fino al 20 per cento del finanziamento decretato per ciascun anno formativo.

“Un danno economico e mancati introiti di enorme portata – sottolinea Oliveri – che si accumulano, di anno in anno, appesantendo lo stato di deficit e incertezza degli Enti, e conseguentemente dei lavoratori e dell’indotto, che è vastissimo e sottovalutato”.

Quello che emerge dalle precisazioni contenute nella richiamata nota è una situazione di drammaticità prossima al tracollo finanziario e quindi alla dichiarazione dello stato di crisi dell’intero settore, con ricaduta di effetti sull’economia isolana, per cause che non possono essere ascritte alla condotta delle istituzioni formative.

“Questo non significa che gli Enti, come tutti gli attori del sistema formativo regionale, non hanno commesso errori – precisa Oliveri – anzi, chi potrebbe negarlo. Al Governo in carica, inoltre, si possono realmente addebitare responsabilità a partire dal suo insediamento”.

Tuttavia, giacché l’Esecutivo si è assunto l’onere di intervenire ponendosi alla guida di questa Regione, gli enti aderenti ad Assofor avvertono doverosamente che il rodaggio si è ampiamente concluso.

“L’assessore Scilabra – racconta il presidente della predetta associazione – ha raccolto l’invito di Assofor assumendo nelle Commissioni seconda (Bilancio e Finanza) e quinta (Cultura e Lavoro) dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) l’impegno rilevante di accendere i riflettori sulle rendicontazioni. Verrà infatti attivato un Tavolo tecnico che parta dalla filiera che riteniamo più in difficoltà, tra l’altro gravata da talune prescrizioni unanimemente ritenute pregiudizievoli e applicate con efficacia retroattiva, cioè ad attività concluse. Norme diametralmente opposte rispetto alla corretta prassi, consolidata da decenni, praticata dall’Amministrazione, tenendo conto delle caratteristiche del sistema e degli enti”.

Raramente ci si occupa di quest’aspetto, fanno sapere dall’associazione, e nella nota si spiega anche gli effetti devastanti che sta provocando.

Si pensi a quanto, come e in che tempi spendere le risorse pubbliche. Se l’Amministrazione non riesce a chiudere un progetto, più progetti, per diverse annualità, oltre al pregiudizio economico che arreca alla collettività per non potere, ad esempio, liberare e riassegnare le economie e i residui ad altri progetti (vedi – seguito – la vicenda degli Sportelli), determina incertezza sulle regole, non essendo mai state applicate, quindi sulla pena, ove necessaria, e favorisce il proliferare di fenomeni d’illegalità o anche solo di pratiche ritenute non corrette.

“Rivolgiamo alla dirigente generale Corsello – precisa Oliveri – la richiesta di convocarci e, anche alla luce di un prevedibile riassetto dei Centri per l’Impiego, ci permettiamo di suggerire di costituire una Task Force, che riteniamo già capace ad operare a livello provinciale, per smaltire i rendiconti arretrati. Sarà una coincidenza – aggiunge il presidente Assofor – ma è da quando non sono più stati affidati agli Uffici Periferici dell’Amministrazione, essendo questi passati alla competenza di altro Assessorato, che si è via via accumulato questo enorme ritardo. Ci vogliono uomini a ciò dedicati e un intenso lavoro che vada oltre il disbrigo degli affari correnti”.

Altro argomento sul quale Assofor ha puntato i riflettori è la programmazione.

“Purtroppo anche la programmazione ha rallentato il passo – riferisce Oliveri – che determinerà, di fatto, il blocco delle attività in tutte e tre le filiere della Formazione professionale. La nostra preoccupazione è forte”.

Nella nota viene precisato, infatti, che, in sintonia con quanto da altre Associazioni datoriali fatto osservare, l’iter di valutazione e finanziamento del secondo anno dell’ex avviso 20 -ora comunemente detto “Piano Giovani”- non lascia prevedere tempi rapidi, nonostante la stragrande maggioranza delle attività del primo anno e quindi delle relative risorse finanziarie impegnabili, si siano concluse ed esaurite già lo scorso giugno. In tal senso, a parere dell’associazione, andranno emanate, il prima possibile, direttive che consentano di avviare i corsi e di richiedere la prima congrua anticipazione del finanziamento.

Forte è la preoccupazione, poi, sulla gestione fallimentare, almeno fino ad oggi, della filiera dell’obbligo formativo.

“Settembre è alle porte – ricorda Oliveri – e non possiamo dare certezza nemmeno alle migliaia di famiglie che hanno prescelto per i loro figli i percorsi dell’Obbligo di istruzione e formazione professionale. Infatti, non è pronto il piano dei primi anni e soprattutto non è stato emanato il bando che dovrebbe prendere a breve il posto dell’Avviso 19/2011, per i secondi, terzi e quarti anni”.

Per Assofor, stoppare questo servizio pubblico potrebbe produrre anche un disallineamento con il sistema scolastico, un aumento della dispersione scolastica, fenomeni di devianza che rischierebbe di ingrossare le fila della criminalità. Un danno ai nostri giovani e, nuovamente, alla collettività.

In ultimo, ma non per ultimo, il comunicato riporta alcune considerazioni sulla terza filiera, quella degli Sportelli Multifunzionali.

“Questi chiuderanno a fine Settembre – riferisce Oliveri – e, in attesa di una nuova disciplina dei Servizi per l’Impiego, non sembrano esserci all’orizzonte prospettive incoraggianti neppure per l’importante terza filiera della formazione, anzi si affaccia anche per questa, come per le altre due, lo spettro della cassa integrazione”.

Assofor, come riportato nella nota, si associa a quanto di recente chiesto dai colleghi Presidenti di altre Associazioni degli Enti, avendo pure proposto soluzioni all’emergenza durante l’incontro dell’1 agosto con l’Assessore regionale per il Lavoro, Ester Bonafede.

“Affermiamo la necessità di rispettare il citato Accordo del 7 giugno scorso – esterna Oliveri – e, pertanto, di attivare la proroga dei Servizi di orientamento e per le politiche attive del lavoro, svolti sinora con molta professionalità dalla rete territoriale degli Sportelli multifunzionali, valore aggiunto dei Centri dell’Impiego, e di trovare quindi urgentemente le risorse economiche necessarie per i prossimi sei mesi e quant’altro occorra per garantire attività a mille e 850 lavoratori del settore della formazione”.

La concertazione, quindi, sulla riscrittura delle regole a governo delle tre filiere, rimane forse l’unico percorso realizzabile nel brevissimo termine.

Comprendiamo che sui nodi esposti da Assofor – aggiunge Oliveri – debba pronunziarsi innanzitutto il Governo del presidente Crocetta, che auspichiamo sappia individuare ottimali e fulminee soluzioni, poiché il tempo rimasto è davvero poco e bisogna agire in fretta. Il problema degli Sportelli, ad esempio, presenta dimensioni occupazionali e sociali non inferiori a quelle vissute per la Fiat di Termini Imerese”.

Assofor, insieme alle altre Parti Sociali, si legge nella nota, si è dichiarata pronta, sin dal primo momento, alla concertazione per giungere alla riforma vera e radicale del settore, partecipando attivamente a tutti i momenti di confronto. Incontri che hanno riguardato temi indifferibili come l’analisi dei fabbisogni formativi, la realizzazione di coerenti percorsi in linea con le priorità e i settori strategici individuati. Od anche il nuovo sistema di accreditamento, che, per Assofor, va rivisto in alcuni punti già segnalati, prima dell’entrata in vigore. Così come più volte è stata ribadita la disponibilità alla stipula con l’Amministrazione di patti di integrità e codici etici, non tirandosi mai indietro e offrendo sempre il massimo contributo.

“Agosto sta per terminare, insieme al tempo delle riflessioni e dei migliori propositi – conclude Oliveri – ma settembre diventerà, come ci auguriamo di cuore, finalmente il mese delle decisioni? Auspichiamo che la ripresa, dopo la breve pausa estiva, porti buoni frutti – aggiunge – i giochi finalizzati alla reciproca delegittimazione e alla disinformazione devono cessare. Noi vogliamo e dobbiamo avere fiducia nelle risposte che sapranno fornire la Politica, come anche l’Amministrazione e le Istituzioni e siamo altrettanto pronti ad attivare le necessarie azioni a tutela”.

 

Giuseppe Messina

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