Formazione, oggi sciopero contro il Governo Crocetta

Non convince più la politica dei “sogni e dei rinvii” del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Il più autorevole dell’ormai noto Trio CSC (Crocetta, Scilabra, Corsello) non è riuscito a evitare lo sciopero di oggi proclamato dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Rosario Crocetta, foto di Gabriele Bonafede

L’incontro dei giorni scorsi, a Palermo, nella sede della presidenza della Regione mirava a far rientrare la protesta dei lavoratori della formazione professionale. Operazione fallita miseramente. Si è parlato del futuro degli Sportelli multifunzionali.

Crocetta ha assunto precisi impegni. A parole, naturalmente. Di parole, però, il governatore, in questi mesi ne ha dette tante. Forse troppe. Tanto che nessuno crede più in quello che dice. Crocetta ha dichiarato che le attività degli Avvisi 1 e 2, relativi ai citati Sportelli, proseguiranno per altri tre mesi e comunque fino a quando non sarà pubblicato il bando per la gestione del nuovo sistema dei servizi per il mercato del lavoro. Impegni che, come già accennato, non hanno convinto i sindacati promotori dello sciopero che resta confermato.

Per Giuseppe Raimondi, responsabile regionale della Formazione professionale della Uil Scuola “l’apertura del presidente Crocetta lascia ben sperare per una definizione della vertenza che interessa gli operatori degli Sportelli multifunzionali”. Il presidente ha assunto l’impegno della garanzia della continuità lavorativa e dello sblocco dei rendiconti per gli anni pregressi e del pagamento degli stipendi in favore dei lavoratori. Ma…

“ Sono stati fatti piccoli passi avanti, ma non sufficienti a risolvere i problemi dei lavoratori. Lo sciopero unitario di (con manifestazione e corteo da piazza Marina a piazza Indipendenza, davanti Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione) è in corso”, dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil Sicilia. Che aggiunge: “Noi sollecitiamo un accordo formale sugli impegni assunti dal Governo perché riteniamo insufficienti le dichiarazioni, benché autorevoli, del presidente Crocetta”.

Scozzaro precisa che il presidente della Regione si è impegnato a tenere un nuovo incontro con i sindacati per monitorare lo stato degli impegni assunti, ma non ha sottoscritto tale impegno. Il confronto è necessario, ma non smetteremo la mobilitazione prima di avere ottenuto risposte concrete sulle emergenze salariali e sulla riforma del settore”.

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil non credono più alle parole del presidente. Anche perché, alle parole di Crocetta, non seguono mai i fatti, ma altre parole e altre promesse. Come nella celebre canzone di Mina, parole,perole,perole…

Insomma, il governatore ‘allunga’ il sugo, ma ai lavoratori e si sindacati la pasta piace con il ‘sugo’ buono e non allungato con l’acqua…

Di seguito riportiamo il comunicato stampa unitario che rimarca la posizione sindacale

“La Flc Cgil, la Cisl Scuola, la Uil Scuola, a seguito dello sciopero proclamato e delle manifestazioni dei giorni scorsi, si sono incontrate con il Presidente della Regione Siciliana Crocetta, con l’Assessore del Lavoro Bonafede e con la dirigente generale Corsello.

L’incontro ha avuto luogo presso la Presidenza della Regione, convocato dal Presidente, dopo che nel corso delle manifestazioni di giorno 10 alcuni lavoratori e dirigenti sindacali avevano occupato gli uffici dell’assessore Bonafede, per ottenere un appuntamento in cui discutere della vertenza.

Pur avendo registrato alcuni passi in avanti, il permanere di un quadro complessivamente critico sia sull’emergenza delle retribuzioni sia sulla prospettiva occupazionale dopo il 30 settembre e soprattutto negli anni a venire, hanno indotto le organizzazioni sindacali a lanciare un appello a tutti i lavoratori delle tre filiere della formazione professionale a partecipare massicciamente alla manifestazione già indetta per oggi, giovedì 16 maggio, a Palermo, con concentramento a Piazza Marina alle 9,30 e corteo fino a Piazza Indipendenza che si concluderà di fronte al Palazzo d’Orleans.

Il Presidente, inusualmente infastidito dalle proteste dei lavoratori che manifestavano, nel corso dell’incontro, ha comunque assunto degli impegni insieme all’Assessore ed alla Dirigente Corsello, in ordine al confronto con le organizzazioni sindacali sul progetto di accreditamento delle Agenzie per il Lavoro, il nuovo modello organizzativo verso cui la Regione vuole andare per riorganizzare il sistema degli sportelli multifunzionali, sul versante della accelerazione dei finanziamenti che possono consentire il pagamento del personale, e sull’accordo che la regione sta negoziando con l’INPS per l’anticipazione diretta dei contributi a valere dei finanziamenti agli enti gestori.

Entro quindici giorni il Presidente Crocetta ha preannunziato un nuovo incontro per monitorare lo stato di attuazione degli impegni.

Non si è discusso dei problemi relativi alle altre due filiere della formazione ordinaria e dell’Obbligo d’Istruzione, di cui si era invece discusso già nel precedente incontro del 9 maggio, nel corso del quale le posizioni espresse dal Presidente e dall’Assessore Scilabra, oggi assente, non erano state considerate sufficienti dalle organizzazioni sindacali.

Anche oggi le organizzazioni sindacali, pur prendendo atto delle dichiarazioni del Presidente, garantite solo dalla sua autorevolezza, hanno chiesto di procedere alla stipula di un accordo complessivo e dettagliato sulle prospettive delle tre filiere, sulla riforma organica che metta la Sicilia nelle condizioni di disporre di servizi idonei alle esigenze del mercato del lavoro e del sistema delle imprese, e che comunque contenga le risposte alle emergenze rappresentate, a partire da quella del pagamento delle retribuzioni arretrate giunte ormai alla media di un anno”.

 

Giuseppe Messina

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