Formazione: l’unico che sta facendo qualcosa per i lavoratori è Gianni Silvia

FORSE, SE LO FARANNO LAVORARE, RIUSCIRA’ A FAR PARTIRE LA TERZA ANNUALITA’ DELL’AVVISO 20. TUTTE LE ALTRE COSE RACCONTATE NELLA CONFERENZA STAMPA DI IERI A PALERMO DAL GOVERNATORE CROCETTA E DALL’ASSESSORE NELLI SCILABRA NON STANNO NE’ IN CIELO, NE’ IN TERRA. LA STORIA DELL’AGENZIA UNICA E’ L’ULTIMA PRESA IN GIRO PER 8 MILA PERSONE CHE L’ATTUALE GOVERNO HA SCIENTEMENTE MASSACRATO

L’unica cosa che ci sentiamo di dire agli oltre 8 mila lavoratori della Formazione professionale siciliana è che almeno una persona che sta cercando di ridurre gli enormi danni prodotti da due anni di gestione folle e scriteriata di questo settore c’è: questa persona si chiama Gianni Silvia ed è, da circa un mese, il nuovo dirigente generale di questi disastrato dipartimento regionale.

Silvia ha trovato solo macerie sociali, economiche e finanziarie. Ora sta cercando di fare l’unica cosa che si può fare in queste condizioni: utilizzare i 130 milioni di euro stanziati per questo settore non per pagare gli stipendi arretrati – cosa che non si può fare, nonostante le bugie che sono state raccontate ieri nel corso di una surreale conferenza stampa tenuta a Palermo, a Palazzo d’Orleans – ma per avviare la terza annualità dell’Avviso 20, per dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori.

Tutte le altre cose che sono state dette ieri dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dall’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, sono le solite, inconsistenti chiacchiere.

Sui pagamenti arretrati i lavoratori è bene che sappiano che non potranno essere pagati fino a quando l’Amministrazione non chiuderà le contabilità arretrate. Ma è bene aggiungere che la chiusura delle contabilità è un’operazione difficile, che presuppone tempo e, soprattutto, personale qualificato.

Non sappiamo quanto tempo resti all’attuale Governo regionale (secondo noi poco), ma sappiamo che il personale del dipartimento della Formazione è stato massacrato e ‘deportato’ in altri settori dell’Amministrazione, forse anche per rallentare, se non per bloccare, la chiusura delle rendicondazioni e, di conseguenza, per ‘risparmiare’ sul personale.

La responsabilità politica di tutto quello che sta succedendo è in parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e soprattutto da un assessore da dimenticare: Nelli Scilabra che, con molta probabilità, uscirà di scena la prossima settimana grazie a una tardiva mozione di censura, con richiesta di dimissioni, che dovrebbe essere discussa e votata da Sala d’Ercole.

Per il resto, lo ribadiamo, la conferenza stampa di ieri a Palermo, nella sala ‘Giuseppe Alessi’ di Palazzo d’Orleans, non ha riservato nulla di buono e di nuovo. Ripetiamo: solo chiacchiere.

Anche la storia dell’Agenzia unica per la Formazione – un tentativo tardivo e maldestro di tutelare gli 8 mila dipendenti del settore che, fino ad oggi, sono stati massacrati – è solo fumo.

Lo ha proposto la scorsa settimana Crocetta chiamandolo “Consorzio di enti”. E’ stato smentito dall’assessore Scilabra la scorsa settimana. La novità, se così si può dire, è che l’assessore Scilabra, ieri pomeriggio, ‘bontà sua’, a tempo ormai scaduto, si è detta d’accordo con la proposta. Dice che l’Agenzia unica è prevista da un emendamento che lunedì lo stesso assessore Scilabra inserirà nel disegno di legge di riforma del settore depositato all’Ars.

Ieri l’assessore Scilabra parlava come se, all’Ars, almeno 60 deputati su 90, fossero pronti a votare il suo disegno di legge. In realtà, a Sala d’Ercole, ci sono forse oltre 60 parlamentari più che mai intenzionati a mandarla a casa con una bella mozione di censura con tanto di richiesta di dimissioni.

Cosa, questa, che un collega ha fatto notare a Crocetta e alla stessa Scilabra. Chiedendogli cosa faranno nel caso in cui la mozione di censura verrà approvata.

La risposta goffa di Crocetta e dell’assessore Scilabra ha dato, ieri, l’esatta misura di un Governo regionale ormai nel pallone.

La mozione, ha detto Crocetta, dovrebbe essere ritirata perché il Governo ha stanziato 130 milioni di euro con i quali si pagheranno stipendi e avvio della terza annualità dell’Avviso 20. Nel primo caso, come abbiamo già detto, è una bugia, perché gli arretrati non verranno pagati, sia perché non ci sono le rendicontazioni, sia perché non basterebbero i soldi.

Secondo il governatore Crocetta, tutti i problemi del settore sarebbero risolti perché ogni lunedì i lavoratori della Formazione – rigorosamente senza stipendi – si riuniscono con lui a Palazzo d’Orleans a chiacchierare del nulla.

Stessa risposta da parte dell’assessore Scilabra. Secondo la quale oltre 8 mila persone lasciate senza soldi da un anno e, in alcuni casi, da due anni, dovrebbero oggi accontentarsi di un emendamento a un disegno di legge di riforma della Formazione che l’Ars non approverà mai, con molta probabilità, perché chiuderà i battenti prima.

Che dire, in conclusione? Ribadiamo: una conferenza stampa surreale, con Crocetta che sembrava “Alicio nel paese delle meraviglie” e l’assessore Scilabra che comincia a intravedere la mozione di censura che si avvicina a grandi passi…

 

Giuseppe Messina

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