Da giorni si susseguono incontri e assemblee spontanee dei lavoratori della formazione professionale siciliana per tenere a caldo il tema della prosecuzione delle attività formative e la tenuta dei livelli occupazionali. Stamattina è prevista una manifestazione, a Palermo, davanti la sede del Parlamento siciliano. Un sit-in promosso dai lavoratori del settore.
Sembra essere tramontata, ormai, la capacità di interlocuzione con le istituzioni dai rappresentanti delle sigle sindacali storiche. Tanti, forse troppi, i comitati e movimenti spontanei nati a difesa delle ragioni dei lavoratori del settore, esasperati da anni di vessazioni e mancato rispetto del diritto allo stipendio. E sono proprio i protagonisti di questi comitati spontanei che, stamattina, hanno deciso di rappresentare da soli i propri diritti.
Sono giorni di passione, infatti, quelli vissuti dal personale della formazione professionale. Due gli scogli da superare: la Commissione legislativa Bilancio e Finanze dellAssemblea regionale siciliana (Ars) e lAula di Sala dErcole. Quale legge a sostegno del settore verrà approvata è difficile dirlo. Cosa accadrà ai lavoratori degli Interventi formativi, alla conclusione delle attività previste per il prossimo 7 giugno (in caso di proroga il 31 luglio), lo si saprà entro il 30 aprile in sede di approvazione del bilancio e della legge di stabilità (finanziaria 2013).
Intanto, si susseguono le iniziative spontanee dei lavoratori. Il Comitato spontaneo dei lavoratori della formazione professionale, guidato da Francesco Di Cristofaro, Direttore didattico dellAnfe di Palermo, come gi accennato, ha organizzato, per oggi, una manifestazione con concentrazione nella Piazza del Parlamento siciliano, proprio davanti Palazzo Reale (o dei Normanni). Obiettivo: rivendicare il finanziamento della seconda annualità dellAvviso 20/2011. Nel volantino, diffuso nei giorni scorsi, si legge: Basta con gli indugi, la situazione è chiara, appoggiamo lemendamento trasversale per salvare la seconda annualità dellAvviso 20.
Diversi i punti elencati nella piattaforma rivendicativa. Contestata la programmazione dei corsi di aggiornamento da parte dellassessore regionale Nelli Scilabra, senza un aggancio con i reali fabbisogni del territorio. A nulla è valsa la richiesta, dagli stessi formulata nei giorni scorsi al Governo, di agganciare i corsi di riqualificazione del personale alle risultanze dellanalisi dei fabbisogni formativi.
Critici i lavoratori del Comitato in ordine alle reali intenzioni di riforma del Governo, che appare sempre più propenso, invece, a procedere ad operazioni di vera e propria macelleria sociale. Contestati anche i colloqui di orientamento, scollegati da un progetto di riforma organico.
Di Cristofaro, coordinatore del Comitato, si dichiara contrario allo schema di accreditamento elaborato dallamministrazione regionale perché finalizzato a trasformare i Centri di formazione in Agenzie di collocamento, con lobbligo di occupare almeno il 10 per cento degli allievi iscritti in ciascun corso attivato. Ciò che stupisce, secondo i lavoratori, è che queste velleità il Governo intende perseguirle in presenza di una crisi economica perdurante che provoca un costante incremento della disoccupazione.
In assenza di proposte che prevedano reali politiche di sviluppo da parte del Governo, secondo Di Cristofaro, si verificherà un continuo turnover dei soggetti accreditati ed una precarizzazione del settore degli operatori.
I lavoratori del Comitato spontaneo non intendono sottrarsi al dovere di aggiornamento, ma neppure desiderano sacrificare il proprio posto di lavoro. Chiedono al Governo di dare risposte certe sul futuro degli operatori e il finanziamento della seconda annualità dellAvviso 20-2011.
Aderisce alla manifestazione il Comitato Operatori Sportelli Multifunzionali (COSM) guidato da Gaetano Giordano.
Mentre a Palermo è tutto pronto per la manifestazione, a Caltanissetta, presso i locali dellEnte di formazione Enaip si riuniscono, in assemblea, i lavoratori, con il supporto di tutte le sigle sindacali ad eccezione della Cisl che non ha aderito per chiedere garanzie occupazionali e lavorative.
Il prossimo 24 aprile, il Comitato spontaneo dei lavoratori della provincia di Agrigento manifesterà allArs per chiedere risposte concrete sul futuro dei circa 10 mila lavoratori del sistema formativo regionale. Il Comitato, guidato da Margherita Sanfilippo, lavoratrice dello Sportello Multifunzionale dellEnfap di Agrigento, chiede alla politica e al Governo regionale una riforma con le giuste garanzie occupazionali e lamenta il contenuto della nota del dirigente generale ad interim del settore, Anna Rosa Corsello, in merito ai colloqui ai quali lamministrazione ha inteso sottoporre tutti i lavoratori degli Interventi formativi. I corsi di riqualifica, secondo loperatrice, da effettuare a stipendio ridotto, non convincono se non si conosce il futuro lavorativo.
LUnione lavoratori liberi, movimento nato fuori dalle sigle sindacali tradizionali, attraverso il portavoce, Alessandro Lazzano, fa sapere che sta valutando se aderire alla manifestazione del prossimo 24 aprile, mentre ha formalmente chiesto allassessore regionale alla Istruzione e Formazione professionale, Nelli Scilabra, incontrata qualche giorno fa, lapplicazione delle garanzie, in favore del personale, previste dallarticolo 2 della legge regionale n.25 del 1 settembre 1993 e il finanziamento della seconda annualità dellAvviso 20 per evitare le lungaggini dovute alle procedure per nuovi bandi pubblici.
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