Formazione, la vera scommessa si chiama qualità

“Chi non lavora…non fa l’amore! La lunga notte della crescita professionale” non è uno slogan pubblicitario ma l’evento Anfe che chiude “col botto” la prima annualità delle attività formative finanziate con l’Avviso pubblico 20/2011 dalla Regione siciliana. Infatti, in occasione della conclusione dei 16 progetti finanziati con il citato Avviso sull’intero territorio regionale, che ha visto ben 2.288 allievi per circa 196 tra qualifiche e aggiornamenti specializzanti, il prossimo 31 maggio 2013, l’Anfe Delegazione regionale organizza una manifestazione per la diffusione dei risultati.

Di tutto questo si è discusso in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento tenutasi a Palermo il 29 maggio scorso a Villa Niscemi, durante la quale sono emersi dati significati a livello occupazionale. Solo nella città di Palermo sono state realizzate attività di stage presso 162 aziende con n. 210 risorse lavorative coinvolte come professionisti, oltre che n.159 tra formatori e tutor. Diversi allievi, inoltre, continueranno la loro collaborazione con le aziende a conclusione degli stage con tirocini formativi.

L’Anfe Sicilia, in quanto Agenzia del Lavoro, continuerà a fornire il supporto e l’assistenza ai giovani allievi ancora inoccupati e ai giovani destinatari per l’APQ per la partecipazione e preparazione progettuale a bandi relativi all’avvio di microimprese. Per info è possibile consultare il sito dedicato all’indirizzo: www.lavoro.anfe.it.

Eppure, negli ultimi mesi, non si è fatto che parlare a sproloquio della formazione professionale e di enti come l’Anfe, etichettati come mangia-soldi. L’assessore al ramo, Nelli Scilabra, è a conoscenza che qualità e reali opportunità di assunzione a fine corsualità, sono già realtà in enti formativi come l’Anfe? Dalle notizie in nostro possesso sarebbero diversi gli Enti formativi che hanno ottenuto risultati eccellenti a fine prima annualità dell’Avviso 20/2011, con apertura di spiragli di occupazione, seria e concreta, per molti allievi. A testimonianza del fatto che non serve imporre una percentuale di assunti a fine corsualità, come vorrebbe sostenere la Scilabra è, piuttosto, la capacità gestionale di ciascun ente a determinarne il successo finale. La polemica l’aveva innescata proprio l’assessore regionale per la Formazione professionale presentando, nei giorni scorsi, una proposta di regolamentazione dell’accreditamento degli enti che obbligherebbe, gli stessi, a garantire al 10 per cento dei partecipati una assunzione certa. Appare come una castroneria bella e buona. I fatti esaminati darebbero torto alla Scilabra: non è questa la strada corretta, per innovare serve dell’altro.

Torniamo all’evento Anfe. L’iniziativa, programmata per domani, 31 maggio, promossa e coordinata da gruppo di lavoro dell’Anfe, Delegazione regionale, è pensata come uno straordinario contenitore di idee elaborate e animate con il linguaggio dell’arte per raccontare l’esperienza maturata durante le attività corsuali. Uno straordinario evento per affrontare, attraverso i diversi linguaggi dell’arte e della comunicazione, le difficoltà del mondo del lavoro in ordine all’inserimento dei giovani in una forma concreta di occupazione.

Una rappresentazione degli eventi che sfrutta al meglio l’insieme delle esperienze maturate dagli allievi durante i diversi percorsi didattici. Una maniera originale e “culturale” per presentate i risultati finali dei progetti finanziati attraverso l’avviso 20/2011. Mettere in scena, attraverso un progetto teatrale-espressivo, quanto insegnato/imparato durante i corsi professionali svolti dall’Anfe. Magica la cornice scelta, rappresentata dal “Nuovo Montevergini”.

Un teatro in piena regola, nuovo di zecca, in uno dei monumenti più affascinanti del centro storico, da poco restaurato. Il Nuovo Montevergini è stato allestito all’interno della seicentesca chiesa barocca di Santa Maria di Montevergini, fulcro dell’omonimo complesso conventuale quattrocentesco. Un progetto di recupero culturale e monumentale realizzato dal comune di Palermo e reso vivo dalla Set Artisti associati, oggi Associazione Palermo Teatro Festival, che ha trasformato la chiesta barocca nella “casa del teatro palermitano”.

Un evento nell’evento per due ragioni. Anzitutto per l’obiettivo progettuale? Cioè? Creare un evento che possa raccontare il lavoro svolto, la crescita professionale acquisita, gli stimoli e le preoccupazioni di chi si affaccia oggi al mondo del lavoro, con il gusto complessivo, allegro e creativo di un evento emozionale, spettacolare, che possa attirare i giovani e non solo, incuriosire il pubblico comune al fianco degli addetti ai lavori.

Raccontiamo le ragioni dei protagonisti. La prima è legata proprio alla realizzazione della “notte bianca” e alla collaborazione con Alfio Scuderi, Direttore Artistico del teatro Nuovo Montevergini. Una sorta di avventura culturale e sperimentale, frutto della collaborazione e condivisione dell’idea con Anfe. Un evento che vede protagonisti proprio gli allievi che hanno frequentato i corsi realizzati dall’Ente e finanziati attraverso l’avviso 20/2011. Una maniera per esportare uno standard qualitativo che ha pochi pari in giro per la Sicilia. In una cornice di straordinaria espressione culturale, gli allievi tirocinanti si apprestano a concludere il percorso preparatorio per l’evento del prossimo 31 maggio “Chi non lavora…non fa l’amore! La lunga notte della crescita professionale”.

L’altra ragione è la centralità proprio degli allievi, protagonisti dello sviluppo della progettazione e realizzazione dell’evento. Si tratta del gruppo di allievi frequentanti i seguenti corsi: “Operatore in clownterapia”, “Counselor”, “Materiali lapidei”, “ Operatore cinotecnico di base”, “Restauro beni culturali”, “Restauro tele e tavole”, “Bagnino di salvataggio”, “Guida naturalistica subacquea”, “Segretariato sociale”, “Gestore archivi digitali e telematici”, “Esperto in progettazione eventi e turismo congressuale”, “Sviluppatore software web oriented”, “Addetto al ricevimento nelle strutture turistiche”, “Operatore congressuale”, “Catering e banqueting manager”, “Responsabile dell’organizzazione banqueting/catering”, “Barman”, “Editing video”, “Manager culturale”.

L’evento è coordinato dal personale specializzato della Delegazione regionale dell’Anfe e dai docenti che hanno insegnato nei corsi citati. L’apporto di ogni gruppo di lavoro è valore aggiunto nella costruzione dell’evento finale rappresentato proprio dalla cosiddetta “notte bianca” dal titolo “Chi non lavora…non fa l’amore! La lunga notte della crescita professionale”. Non è il primo evento organizzato dall’Anfe all’interno dei finanziamenti ottenuti con l’avviso 20/2011.

Chiariamo il perché del titolo e il contenuto attraverso il comunicato stampa diramato dall’Ente.

“L’evento “Chi non lavora non fa l’amore… la notte bianca della crescita professionale” si terrà a partire dalle ore 19.30 presso il Nuovo Teatro Montevergini di Palermo. La consulenza scientifica nonché artistica è curata dal regista Alfio Scuderi ed i temi scelti per l’occasione sono il lavoro e l’amore .La tematica, apparentemente provocatoria, tende a far riflettere su come la mancanza di lavoro porta ad una mancanza di serenità nell’individuo e l’amore è da noi inteso come stato di serenità. L’idea è quella di creare una vera e propria “notte bianca” dedicata al mondo del lavoro e alle professioni acquisite dai giovani e alle loro emozioni rivolte a questo delicato tema. I linguaggi che verranno utilizzati direttamente dagli allievi saranno la narrazione, il video, la musica, i mestieri, le performance. Una lunga notte che scorrerà attraverso suggestioni, musiche e racconti. Chi non lavora non fa l’amore è una famosa canzone degli anni ’70 che raccontava con ironia il malessere e il disagio di una classe sociale di quegli anni. Di anni ne sono passati più di quaranta da quella canzone, ma il disagio esiste ancora, si è modificato, ha seguito l’evoluzione della società, per certi aspetti si è amplificato, ma esiste!Chi non lavora non fa l’amore oggi diventa un evento culturale, un simbolo, una bandiera, per raccontare con l’ironia della canzone e con l’energia tipica della cultura e dello spettacolo, il mondo del lavoro oggi. Attraverso quest’evento, l’ANFE racconta l’operato svolto durante tutto l’anno con i suoi ragazzi, i quali interpreteranno attraverso spettacolo, musica e immagini, le diverse competenze professionali acquisite. Così per una notte il Nuovo Montevergini aprirà tutti i suoi spazi: il Teatro, i piani superiori del convento, l’Atelier, i due spazi esterni, per ospitare le numerose proposte creative venute fuori da questo grande laboratorio artistico/professionale. Dall’aperitivo inventato e servito, alle vignette grafiche selezionate, dagli spezzoni di film, ai baci cinematografici, dalle frasi letterarie ai giochi di società, tutto servirà a raccontare l’esperienza acquisita dagli allievi dei corsi di Anfe Sicilia in quest’anno, a parlare e a far parlare di lavoro e di amore. La regia della serata prevede degli ospiti di eccezione che la renderanno ancora più unica nel suo genere, musicisti che ci condurranno all’interno di un viaggio e di una vera e propria staffetta canora, tutta la notte: la lunga notte della crescita professionale! Ospite d’eccezione sarà infatti il famoso cantante nazionale Niccolò Fabi . E’ prevista inoltre l’esibizione di Lello Analfino, i ikalvi, i Tre Terzi, i Ragazzi della Casa della Musica. L’ingresso è gratuito”.

Sull’iniziativa, il presidente dell’Anfe Sicilia, Paolo Genco ha precisato: “Il nostro intento è far conoscere all’opinione pubblica, e non solo, che esiste la buona formazione professionale in grado di raggiungere ottimi risultati, rispondenti ai fabbisogni di un territorio che, sebbene in crisi, continua ad offrire opportunità di lavoro ai nostri corsisti. Solo un impegno corale di tutte le parti sociali interessate può ridare a questo settore quella serenità di cui ha bisogno”. Non si è fatto scappare l’occasione, Genco, per lanciare una nota polemica verso la Scilabra e Confindustria Sicilia, sempre più partner del governo regionale sulla formazione professionale. “Invito l’Assessore, la politica, la Confindustria a verificare personalmente quanto da noi affermato e a sostenere e difendere quanto di buono c’è nel settore, condannare ed espungere quegli Enti che lavorano male e che hanno offuscato 40 anni di onorato lavoro e impegno nella Formazione Professionale”.

Per eventuali informazioni sul programma è possibile collegarsi al

sito www.chinonlavoranonfalamore.anfe.it

Giuseppe Messina

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