Formazione, il Governo Crocetta lascia fuori gli enti

ALL’INCONTRO DOVE L’ESECUTIVO DOVREBBE UFFICIALIZZARE LE SOLUZIONI PER IL RITORNO AL LAVORO DI CIRCA 3200 OPERATORI NON SONO STATI INVITATI. È UN’ESCLUSIONE MOMENTANEA O IL PRIMO PASSO PER LA LORO DEFINITIVA CANCELLAZIONE CON L’ABROGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N.24/76?

Non saranno presenti all’incontro di stamane a Palazzo d’Orleans, sede del Governo regionale, le associazioni degli enti formativi. È un’esclusione eccellente che di fatto sospende le relazioni tra l’esecutivo retto dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e gli enti formativi attraverso i propri rappresentanti.

Eppure l’incontro si presenta come determinante per il futuro del settore, visto che i temi sono tanti e spinosi. Ad incontrarsi gli assessori al Lavoro, Giuseppe Bruno, e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, il dirigente generale ai due rami, Anna Rosa Corsello e le organizzazioni sindacali firmatarie di contratto e gli autonomi.

Si va dalla soluzione al ricollocamento dei 1754 operatori degli sportelli multifunzionali, fermi da 23 aprile, dopo la scadenza del progetto Spartacus che ha visto per sei mesi gli operatori degli ex sportelli multifunzionali operare presso il Ciapi di Priolo. Per passare alla vicenda del Piano giovani e il finanziamento delle attività formativa 2014/2015. Senza dimenticare lo stallo del progetto Prometeo, ingarbugliato tra graduatorie, reclutamento allievi e confusione organizzativa che avrebbe dovuto avviare al lavoro, sempre al Ciapi, 1415 operatori per sette mesi.

Le associazioni degli enti Forma Sicilia e Cenfop Sicilia non ci stanno all’esclusione ed hanno esternato, in una nota trasmessa al presidente Crocetta all’assessore al Lavoro, alla Formazione professionale, ed al dirigente generale ai due rami, il disaccordo per la violazione del principio della concertazione e partecipazione attiva al confronto democratico sui temi che concernono il settore della Formazione professionale.

Esclusione che apre la riflessione ad un possibile scenario. Non è che il Governo regionale si stia preparando ad una Formazione professionale senza gli enti? Per farlo il presidente Crocetta lo sa che deve abrogare la legge regionale n.24 del 6 marzo 1976? Sarebbe questa la vera riforma?

Pubblichiamo di seguito la lettera firmata da Paolo Genco, presidente di Forma e da Salvatore Miroddi, presidente di Cenfop.

“Le associazioni degli Enti chiedono di partecipare a tutti i tavoli tecnici, tavoli di concertazione, ai momenti di presentazione di proposte ed ipotesi concernenti il sistema della Formazione Professionale e quanto abbia refluenza sui soggetti che operano negli ambiti della Formazione ed orientamento.

Quanto sopra nel rispetto dei principi di partecipazione e concertazione tra le parti sociali, delle direttive e raccomandazioni dell’Unione Europea, legittimati dal nostro sistema democratico.

Le parti sociali assumono impegni nella stipula del contratto collettivo nazionale di lavoro e dei relativi documenti depositati presso il Ministero del Lavoro, che costituiscono vincolo nelle Regioni per l’accreditamento delle sedi formative ed orientative e vengono richiamati nelle linee guida ed accordi dei tavoli permanenti Stato, Regioni e Province autonome in materia di Istruzione e Formazione.

Pertanto le parti sociali, ognuno per la propria parte, devono essere soggetti attivi e partecipativi della concertazione e degli eventi per la presentazione di proposte e dei conseguenti necessari momenti democratici di confronto”.

Previsto, inoltre, a Palazzo d’Orleans un si-tin promosso dal ‘Comitato lavoratori liberi ex Sportelli multifunzionali’ ai quali si dovrebbero aggiungere anche i colleghi degli Interventi formativi ed i licenziati e sospesi per diverse ragioni; questi ultimi in attesa di una chiamata al progetto Prometeo.

Sarà il giorno della verità? Il Governo regionale finalmente presenterà le soluzioni attesa dai lavoratori?

Da parte dei lavoratori è alta la speranza il ritorno al lavoro.

Giuseppe Messina

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